Le notizie sul Parco della Caffarella nel 1999


Il Comune cementifica la Caffarella

20 dicembre 1999

Prosegue inesorabile la cementificazione della Caffarella da parte del X Dipartimento del Comune di Roma. Poiché la strada di cemento armato (vedi oltre) non sembrava abbastanza, ecco che in tutta la Caffarella ringhiere di ferro delimitano quelli che fino a pochi mesi fa erano sentieri circondati da arbusti e boschetti spontanei.


La Caffarella invasa dalle ringhiere

E non è finita: sempre con queste ringhiere è in fase di ultimazione la realizzazione di un bel parcheggio per S. Urbano, che non era previsto né nel Piano di Utilizzazione del Parco né nel progetto dei lavori del Giubileo.

Tutti i cittadini che non condividono la trasformazione della Caffarella nell'ennesimo giardino comunale possono firmare la petizione al Punto informativo della domenica mattina in l.go P. Tacchi Venturi.


La Vaccareccia deve mantenere la sua vocazione agricola e pastorizia

Il casale centrale della Caffarella, la Vaccareccia, deve mantenere la sua vocazione agricola e pastorizia. Questa è la richiesta dei cittadini che visitano la Caffarella.

Il casale, che sin dal 1547 ha sempre mantenuto la sua funzione produttiva, è ridotto a un rudere; parte del tetto, crollata nel 1985 durante la grande nevicata, a distanza di 14 anni non è stata ancora riparata; il corpo principale, che ospitava un fienile, è bruciato nel 1993 e da allora è stato abbandonato.

I circa 100 citadini che hanno partecipato alle visite guidate promosse dall'Ente Parco e condotte dal Comitato per il Parco della Caffarella segnalano con una petizione all'Ente Parco stesso, al Sindaco di Roma, al Soprintendente Archeologico e al Presidente della Regione Lazio l'estremo degrado del casale, e ne chiedono il restauro, la pulizia e la restituzione alla vocazione agricola e pastorizia: senza utilizzazioni che ne snaturino la funzione originaria.

Scompare sotto una fogna il basolato calpestato da Gesù Cristo,
abbattuto il tabellone di l.go Tacchi Venturi

Due brutte notizie in una sola settimana: prima scompare sotto una fogna il basolato calpestato da Gesù Cristo, poi viene abbattuto il tabellone all'ingresso di l.go P. Tacchi Venturi; ecco i particolari:

al Direttore del X Dipartimento del Comune di Roma
arch. Mirella Di Giovine
via Cola di Rienzo n. 23, 00192 Roma

al Presidente del Parco regionale dell'Appia Antica
Gaetano Benedetto
via Appia Antica n. 42, 00178 Roma

Roma, 24 ottobre 1999

Proprio stamattina abbiamo visto che il Bosco Sacro, ridotto ai minimi termini dall'ultima guerra, sta finalmente tornando un vero bosco grazie ai numerosi esemplari adulti di leccio, che sono piantati proprio in questi giorni dal X Dipartimento del Comune di Roma.

Purtroppo la soddisfazione è guastata dal fatto che venerdì scorso, alle ore 18.00, al termine dei lavori lungo il ciglio della via Latina condotti dalla ditta appaltatrice del Comune di Roma, il tabellone all'ingresso di l.go P. Tacchi Venturi, collocato il 16 settembre 1996 dal Comitato per il Parco della Caffarella con un contributo da parte del Comune di Roma stesso, è stato abbattuto.

Il tabellone è stato ritrovato con le gambe spezzate e abbandonato sul terreno.

L'abbattimento si colloca al sesto posto in ordine di tempo in una serie di guasti iniziati apparentemente proprio quando il Comune di Roma ha avviato i lavori di sistemazione a parco pubblico finanziati dal Piano degli Interventi per il Giubileo:
- la costruzione nel primo tratto di via della Caffarella di una pista di cemento armato e sampietrini, avvenuta a partire dall'8 agosto;
- il disastroso incendio che il 20 agosto scorso ha distrutto 30 ettari della parte meno antropizzata della Caffarella;
- la costruzione di uno svincolo e di un cancello ad uso di un baraccamento abusivo presente nella proprietà Gerini nel tratto tra la Vaccareccia e il ninfeo di Egeria;
- la deposizione di una gran quantità di scorie di fibra di vetro durante la costruzione dei sentieri pedonali e ciclabili;
- la sepoltura sotto calcinacci e pozzolana del fontanile Torlonia di fronte alla Vaccareccia.

L'abbattimento ci ha fatto anche ricollegare che, a un anno e mezzo dall'insediamento del Consiglio Direttivo dell'Ente Parco e dalla elezione del suo Presidente, gli unici cartelli in tutto il Parco regionale dell'Appia Antica che indicano l'esistenza dell'area protetta erano i tre tabelloni collocati dalla nostra associazione. A seguito dell'abbattimento, in tutto il Parco i tabelloni ora sono solo due.

Sarebbe necessaria quindi una spiegazione, da poter riferire ai numerosi cittadini che continuamente ci interpellano a proposito dei fatti sopra citati.

Cordiali saluti


La Caffarella tra scoperte archeologiche e catastrofi ambientali

Agosto al cardiopalma quest'anno. La meraviglia viene dalle strutture che proprio in questi giorni stanno affiorando nell'area del Triopio di Erode Attico: i resti di canali di drenaggio dell'acqua, fondamenta di edifici accanto al Colombario Costantiniano, stanze e i muretti dell'antemurale della Torre-ponte.


i lavori di restauro del ninfeo di Egeria

Purtroppo la festa è rovinata dal peggior attacco all'ambiente della valle mai visto a memoria di Comitato: da un lato il Comune di Roma trasforma via della Caffarella da sentiero pedonale e ciclabile (come era previsto nei progetti) in una pista di cemento armato adatta ai mezzi pesanti, occultando sotto calcinacci, rifiuti e pozzolana il fontanile ottocentesco di fronte al casale della Vaccareccia.


La pista di cemento armato

Dall'altro un devastante incendio ha ridotto in cenere 30 ettari (e saremmo curiosi di sapere chi ha messo in giro la ridicola cifra di 3 ettari riportata da Messaggero, Corriere della Sera e Il Tempo) della parte più bella e incontaminata della Caffarella, distruggendo il cespuglieto dei prugnoli, il boschetto con il pungitopo e tutte le forme di vita (tra le quali anche alcuni uccelli rapaci) che vi abitavano.

La catastrofe ambientale appare ancor più sconcertante quando si considera che durante tutto il mese di agosto erano presenti in Caffarella sia le 9 Guardie-Parco del Parco regionale dell'Appia Antica, sia le ditte appaltatrici dei lavori del Giubileo.


il terribile incendio del 20 agosto 1999

Al posto del sentiero arriva il cemento armato

Scempio nel Parco della Caffarella: mentre il Sindaco Francesco Rutelli annuncia l'abbattimento di una piscina abusiva nel Parco dell'Appia Antica, il cantiere del Dipartimento alle Politiche Ambientali dello stesso Comune trasforma via della Caffarella in una strada per autocarri.


La pista di cemento armato

Uno svincolo esclusivo è dedicato ad un edificio abusivo al centro della Caffarella, mentre l'ottocentesco fontanile dei Torlonia di fronte al casale centrale della Vaccareccia (1547) è sepolto sotto la nuova strada in cemento armato.


Il fontanile di fronte alla Vaccareccia nel 1975


Il fontanile di fronte alla Vaccareccia oggi

La strada, che attraversa tutta la Caffarella all'interno del Parco dell'Appia Antica, doveva diventare nel progetto del Piano degli Interventi del Giubileo un percorso pedonale e ciclabile.

Il Comitato per il Parco della Caffarella chiede al Sindaco Francesco Rutelli e all'Assessore alle Politiche Ambientali Loredana De Petris di smantellare lo scempio, e nello stesso tempo di eliminare le barriere architettoniche, di riportare alla luce il fontanile dei Torlonia e di asportare i calcinacci ammucchiati ai lati di via della Caffarella; purtroppo sia Sindaco che Assessore risultano irrintracciabili.


La pista di cemento armato: particolare


250° compleanno di Goethe il 28/8 al Parco dell'Appia

L'Appia Antica è stata uno dei luoghi prediletti da Johann Wolfgang Goethe. Oggi, che dopo quasi cent'anni di battaglie civili l'area dell'Appia Antica diventa un Parco, l'Ente Parco regionale dell'Appia Antica, la Casa di Goethe, il Goethe_Institut Rom e l'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma festeggiano la festa del 250° compleanno presso la sede del Parco regionale dell'Appia Antica in via Appia Antica n. 42.

La festa di compleanno prevede:

Per informazioni tel. 06.32650412.


La Soprintendenza Archeologica di Roma restaura l'Appia Antica

Il Comitato ha fatto un sopralluogo lungo la via Appia Antica per vedere come procedono i vari lavori finanziati dal Piano degli Interventi per il Giubileo.

L'impressione è straordinaria: i monumentini del Canina ripuliti e rimessi a nuovo, il basolato riscoperto, le crepidini sgomberate da erbe infestanti e macerie, gli umboni rialzati, le macère ripristinate, i monumenti più importanti restaurati, gli altri sgomberati da immondizia, rovi e terra che tornano visibili, e dulcis in fundo tavole illustrative collocate accanto ad alcuni monumenti.

Il lavoro è notevolissimo e merita senz'altro una visita (ovviamente con tutte le cautele del caso), perchè una via Appia Antica così splendida non si era vista dal tempo di Pio IX! Desideriamo quindi rivolgere alla dott.ssa Paris, agli architetti Filetici e De Vico e al Soprintendente La Regina i nostri complimenti e i ringraziamenti dei cittadini romani.

Questi lavori, insieme con la ripavimentazione della via Appia Antica e la riqualificazione della Caffarella condotte dal Comune di Roma, sono finalmente un segno vero e inequivocabile, non effimero, di una nuova volontà di tutelare e recuperare il Parco dell'Appia Antica, e di restituire alla via Appia il ruolo di Regina viarum.


Ancora sorprese dalla Caffarella!

Il Comune di Roma ha fatto brillare una bomba di mortaio dell'ultima guerra trovata in Caffarella dalla parte della via Appia Pignatelli, il che rallenterà necessariamente le opere da quel lato. Per questo sono iniziati qualche giorno fa anche i lavori dal lato di l.go Tacchi Venturi.

Nel frattempo, sabato 29 maggio la Fondazione Gerini ha voluto presentare ufficialmente il Tempio del Dio Redicolo ripulito, sgomberato e con il tetto restaurato. Erano presenti, oltre al Presidente e al Direttore della Fondazione Gerini, la dott.ssa Rita Paris della Soprintendenza Archeologica di Roma, l'arch. Catia Gioia e l'arch. Mirella Di Giovine del Comune di Roma, Gaetano Benedetto e l'arch. Giancarlo Paoletti (rispettivamente Presidente e Direttore del Parco regionale dell'Appia Antica).

Il Presidente della Fondazione Gerini ha ricordato la scomparsa di Lorenzo Cuneo, considerato "un amico della Fondazione".

La manifestazione è stata anche occasione di discutere dell'esproprio dei terreni della Caffarella, della destinazione del Tempio del Dio Redicolo e del destino della Vaccareccia.


Iniziati i lavori del Giubileo

E' appena arrivato il fax del Comune di Roma in cui ci si proibisce di accedere ai terreni compresi tra S. Urbano e la Torre-ponte.

E' la prima volta che un divieto ci riempie di gioia: infatti si tratta dell'avvio dei primi lavori di sistemazione a parco pubblico in Caffarella, finanziati dal Piano degli Interventi del Giubileo; inoltre possiamo avere finalmente la certezza che un primo lotto di terreni è finalmente di proprietà pubblica: le decine di migliaia di cittadini che hanno sostenuto la battaglia per il Parco ringraziano il Sindaco Francesco Rutelli e l'Assessore alle Politiche Ambientali Loredana De Petris (e comunque avvertono che sorveglieranno la prosecuzione dei lavori affinché tutto vada per il verso giusto... ventimila occhi sono sempre meglio di due!).


Comitato convocato dalla Soprintendenza Archeologica

Lunedì 15 mattina il Comitato è convocato dai funzionari della Soprintendenza Archeologica di Roma responsabili per la IX, X e XI Circoscrizione, per un incontro insieme con il Parco regionale dell'Appia Antica, il Gabinetto del Sindaco, l'Ufficio Tutela Ambiente del Comune di Roma e la Sovraintendenza comunale.

Obiettivo del Comitato è, nel rispetto delle competenze istituzionali di ciascuno, rappresentare le esigenze colte tra i cittadini dei quartieri limitrofi alla Caffarella e al Parco regionale dell'Appia Antica, di poter -affermazione giudicata dalla Soprintendenza Archeologica di Roma denigratoria di un organo periferico dello Stato e quindi cancellata; per qualsiasi informazione rivolgersi alla stessa Soprintendenza, tel. 06.4880530-, ecc.

Nei prossimi giorni sarà riportato l'esito dell'incontro.


Chi la dura la vince

Saranno stati i tempi tecnici indispensabili alle ditte appaltatrici, sarà stata la seconda petizione, sarà stato l'intervento di pulizia del 13 e 14 febbraio scorso, fatto sta che dal 16 febbraio sono iniziati i lavori in Caffarella. Per ora si tratta della bonifica del terreno, tuttora un immondezzaio sia a causa delle discariche degli anni '80 e in seguito solo spianate, sia a causa dei resti degli orti abusivi che occupavano molte aree.

Il Comitato comunque continua l'attività di vigilanza, affinché i lavori vadano a buon fine nei tempi previsti.


Cosa è (e non è) successo nella prima metà di febbraio

E' già trascorsa la prima metà di febbraio e ancora non si è vista una ruspa che è una in Caffarella. Questa e altre lagnanze sono l'oggetto di una seconda petizione, già inviata al al Sindaco Francesco Rutelli, al Soprintendente Archeologico Adriano La Regina e al Presidente del Parco dell'Appia Gaetano Benedetto.

Proprio nella sede del Parco regionale dell'Appia Antica si è svolta, venerdì 12 febbario, una assemblea con i residenti e i proprietari delle ville, degli edifici e dei terreni del Parco dell'Appia. Oltre a una serie interminabile di lagnanze, gli ospiti dell'Ente Parco hanno sollevato questi problemi: la pedonalizzazione, che sembra ridurre del 50% le presenze nei ristoranti e alle catacombe; la mancanza di fogne, per cui si chiede al parco di intervenire sul Comune affinché si approfitti dei lavori di pavimentazione attualmente in corso; l'esproprio della Caffarella, a causa del quale alcuni abitanti della Caffarella sentono la loro proprietà minacciata di esproprio.
Interessante l'intervento del Direttore delle catacombe di S. Callisto, che ha fornito il dato delle presenze alle catacombe: circa 600.000 persone/anno a S. Callisto, poco meno a S. Sebastiano e a S. Domitilla, per un totale superiore al milione di visitatori ogni anno.

Vista l'inerzia delle ditte vincitrici dell'appalto per i lavori del Giubileo, il Comitato ha "adottato" ancora un'altra area: la cisterna-ninfeo sotto via Latina, angolo via F. Bartoloni. Qui i volontari hanno ripulito, il 13 e 14 febbraio, l'interno del rudere romano da qualche tonnellata di immondizia accumulata prima da un baraccato che ci viveva dentro, poi da un orticoltiore abusivo che ne aveva fatto un deposito di attrezzi, e infine dagli amanti dei cani randagi che non avevano trovato di meglio che trasformare l'interno in un enorme cuccia! Quintali di moquette, che in origine era il rivestimento delle cucce, erano poco a poco marciti, insieme con tavole di legno, tubi, reti di materasso ecc. in un ammasso di immondizia nauseabonda indescrivibile, e che alla fine era evitato persino dagli stessi cani.
Purtroppo l'iniziativa, nata anche e soprattutto per tutelare il canneto e il rovo dal punto di vista naturalistico (e destinati ad essere rasi al suolo nel Progetto delle opere previste per il Giubileo), non è stata portata a termine; un secondo intervento è già programmato per il fine settimana del 6 e 7 marzo (da confermare).

Nel frattempo si sono bloccati i lavori di pavimentazione della via Appia Antica, che attualmente interessano il tratto porta S. Sebastiano - piazza Numa Pompilio. Motivo sembra essere un ricorso di una ditta non vincitrice della gara di appalto. Comunque pare che tali lavori comportino la ripavimentazione dell'intero tratto da piazza Numa Pompilio al G.R.A., sistemando sampietrini a cuneo tagliati sul posto e incassati manualmente.


Sono iniziati i lavori alla Caffarella!

O per lo meno è comparso il cartello a l.go P. Tacchi Venturi; così, dopo la bonifica degli orti abusivi, dopo la ricostituzione del Bosco Sacro (e nonostante i vandalismi che hanno demolito il tabellone a l.go P. Tacchi Venturi, via Centuripe e al ninfeo di Egeria, di cui solo il primo è stato riparato), dopo l'accordo tra Comune e Fondazione Gerini di giovedì 21 gennaio per la cessione ad prezzo di 17.500 Lit/mq, la Caffarella comincia a diventare un vero parco!


Anche il Comune di Roma risponde alla petizione

Tuttavia, dato che la risposta corrispondeva ad una riunione e non era uno scritto, la trascrizione potrebbe non essere accurata. Il testo si trova insieme a quello della petizione.


Rinasce il Bosco Sacro della ninfa Egeria!

Domenica 22 novembre i volontari del Comitato, insieme agli scout AGESCI Roma 112 e ai volontari del W.W.F. XI Circoscrizione, con il consenso della proprietà: (la Fondazione Gerini), hanno ripopolato il Bosco Sacro di fronte a S. Urbano; l'iniziativa è stata dedicata al nostro Lorenzo Cuneo, da poco scomparso per essere stato travolto da un TIR mentre sulla A1 aiutava un automobilista in panne.

Il ripopolamento ha utilizzato i leccetti nati da ghiande raccolte dagli stessi tre lecci residui. Il Comune di Roma è inoltre intervenuto in modo discreto, collocando al centro un leccio già alto, come ricordo di Lorenzo.

L'iniziativa ha avuto anche il carattere di forte segnale politico per spingere il Comune ad acquisire l'area: a tutt'oggi la particella catastale del Bosco Sacro è l'unica nella quale il Comune sia intervenuto con una azione concreta, rendendo ormai irreversibile l'iter per l'acquisizione dei terreni.


La Soprintendenza Archeologica risponde alla petizione

Prima risposta a tempo di record alla petizione al Sindaco Rutelli, al Soprintendente Archeologico La Regina e al Presidente del Parco dell'Appia Benedetto, inviata ai primi di ottobre per sollevare una serie di problemi relativi agli espropri della Caffarella e alle attività nel Parco dell'Appia Antica.

La risposta, firmata dal funzionario responsabile per l'Appia Antica dott.ssa Rita Paris, è riportata punto per punto insieme al testo della petizione.


10 anni del Parco dell'Appia Antica

Il Parco regionale dell'Appia Antica organizza un convegno per celebrare i 10 anni dell'istituzione del Parco senza dimenticare però i problemi incontrati e quelli che si prevedono nel futuro. L'appuntamento è per lunedì 9 novembre a Palazzo Massimo (piazza dei Cinquecento).

Alle ore 10.30 si svolgerà la prima tavola rotonda dal titolo "Abusi d'Italia: dai condoni alle demolizioni", mentre alle ore 14.30 si svolgerà una tavola rotonda dal titolo "Un paese da decostruire".

Tutti sono invitati.


Lorenzo ci ha lasciati

Lorenzo Cuneo, uno dei promotori della nostra associazione, ci ha lasciati per essere stato travolto da un TIR mentre sulla A1 usciva dalla sua automobile per aiutare un automobilista in panne.

A due anni dalla scomparsa di Antonio Cederna, la battaglia per il Parco perde così un altro protagonista. Per tutti è una perdita lacerante e irreparabile. Per chi però ne condivideva la fede, Lorenzo resta come l'indicazione della strada da seguire: i suoi ultimi momenti ricordano che la morte è stata già e sarà ancora sconfitta!


Il Comune inizia l'acquisizione dei terreni!

Alla fine ce l'abbiamo fatta! Mentre le ruspe della Fondazione Gerini provvedono a sgomberare i propri terreni dalle presenze indesiderate (orti abusivi, baracche, immondizia), il Comune di Roma procede, metro dopo metro, ad acquisire le aree destinate a diventare il Parco della Caffarella.

Sebbene non siano ancora sciolti tutti i nodi dell' "operazione Parco", il segnale è di portata storica, e richiede la mobilitazione di tutti perché le acquisizioni non si intoppino e il Parco assuma il giusto equilibrio tra fruizione e tutela.


Il comunicato stampa del 5 ottobre

Caffarella: il Comune ancora non avvia l'esproprio
400 persone tra entusiasmo e irritazione

Entusiasti della Caffarella, ma anche irritati con il Comune di Roma: questi i sentimenti delle oltre 400 persone che hanno partecipato domenica mattina alla visita organizzata dal Comitato per il Parco della Caffarella, nella giornata conclusiva della manifestazione "ScopriRomaNatura".

La valle della Caffarella, la cui strordinaria importanza archeologica è stata illustrata dal prof. Lorenzo Quilici dell'Università di Bologna, è ancor oggi, nonostante le promesse (e i 26 miliardi stanziati dalla Legge per Roma capitale sin dal 1992), proprietà privata.

Ma non solo: dall'ordinanza di esproprio sono infatti scomparse le particelle catastali dei principali monumenti, rendendone difficile (se non impossibile) l'acquisizione; i restauri prevedono poi la chiusura del ninfeo di Egeria con una assurda palizzata di tubi di acciaio dalla punta acuminata; casali e ville di proprietà comunale sono affittati a privati per cifre irrisorie (2,5 milioni/anno per una magnifica villa su via Appia Antica), mentre i rari terreni demaniali sono abbandonati a orti e baracche; chi infine passeggiava lungo l'Appia Antica, oltre a rischiare la pelle per le macchine che sfrecciano incuranti della pedonalizzazione, lamentava l'assenza di servizi igienici.

Questi (ed altri) problemi sono stati riassunti in una petizione al Sindaco Rutelli, al Soprintendente Archeologico La Regina e al Presidente del Parco dell'Appia Benedetto, che verrà consegnata domani martedì 6 ottobre.


Ultimi sviluppi per l'esproprio della Caffarella

Vari incontri in questi giorni hanno avuto come tema l'esproprio della Caffarella (finanziato con 26 miliardi dalla legge per Roma capitale) e l'avvio delle opere di restauro e sistemazione (finanziate con 9 miliardi dai fondi per il Giubileo). Qui è una sintesi dello stato dell'arte.


Incontri pubblici a proposito di Appia Antica e Caffarella

Due incontri pubblici si sono svolti nei giorni scorsi a proposito di Appia Antica e Caffarella.

Venerdì 5 giugno presso il Punto Informativo di via Appia Antica n. 58 si è svolto il primo incontro (in 9 anni di esistenza del Parco regionale dell'Appia Antica) tra il il Consiglio Direttivo del Parco e le associazioni che operano sull'Appia Antica e nelle Circoscrizioni limitrofe. Erano presenti il Presidente, il Consiglio Direttivo e il Direttore del Parco, nonché i rappresentanti del Comitato per il Parco della Caffarella (tra cui il presidente Andrea Giuliani), della Legambiente Circolo Sette Acquedotti (Pasquale Grella), di Italia Nostra (Annalisa Cipriani), del W.W.F. X Circoscrizione (Beppe Magliocco) e XI Circoscrizione (tra cui Fabrizio Piemontese ), e infine di una Associazione di artisti di Cinecittà.

Ecco cosa è stato detto:

Invece sabato 6 giugno alle ore 16.30, presso la sala consiliare della IX Circoscrizione, il Comitato per il Parco della Caffarella e l'associazione Humus hanno presentato il video "La Valle della Caffarella/alla scoperta di antiche pietre nel verde", realizzato grazie alla collaborazione gratuita del Centro Audiovisivi della Banca di Roma e con un piccolo contributo del Comune di Roma e uno maggiore della Regione Lazio. All'incontro erano presenti il sen. Athos De Luca, l'Assessore alle Politiche Ambientali e Agricole del Comune di Roma on. Loredana De Petris, il Presidente della IX Circoscrizione Fulvio Torreti, il Consigliere Direttivo del Parco regionale dell'Appia Antica Mario Leigheb.

Ecco cosa è stato detto sui vari argomenti:


Notizie precedenti

Per sapere quello che è successo (incontri, avvenimenti, dichiarazioni di politici) fino al maggio 1998 vedi tra le altre notizie.


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