Il Comitato per il Parco della Caffarella

via Rocca Priora n. 56, 00179 Roma
tel. 06.789279, tel+fax. 06/78.63.45
E-mail: comitato@caffarella.it


Il simbolo


La Vaccareccia:
casale centrale della valle, fatto costruire nel 1547 dalla famiglia dei Caffarelli, è stilizzato il simbolo del Comitato per il Parco della Caffarella.


Il casale della Vaccareccia


Il Comitato per il Parco della Caffarella nasce nel 1984, e dal 1995 è iscritto nel registro delle organizzazioni di volontariato della Regione Lazio, sezioni "cultura" e "ambiente e natura"; obiettivo dell'associazione è l'esproprio della Caffarella e la creazione del Parco Pubblico, all'interno del pił vasto progetto del Parco dell'Appia Antica

Per il conseguimento dei suoi fini l'associazione intraprende attività che difendano, valorizzino, incrementino e facciano conoscere il patrimonio storico, artistico, paesistico, archeologico, naturale e ambientale della Caffarella e, secondariamente, del Parco regionale dell'Appia Antica e del comprensorio della via Latina.

Accanto a visite gratuite guidate da esperti, corse non competitive, educazione nelle scuole, mostre e conferenze, assemblee e feste in Caffarella, l'attività del Comitato in questi anni ha prodotto interventi diretti sulla valle, al fine di renderla più accessibile e di ricostituirne l'ambiente: costruzione di attrezzi ginnici, rimboschimenti, chiusura di accessi alle auto, pulizia delle aree degradate, ricostituzione del Bosco Sacro con plantule provenienti dagli stessi lecci sopravvissuti.

Nel contempo, azioni legali vengono portate avanti contro tutti gli "abusi"; la partecipazione sempre più consapevole dei cittadini e l'appoggio della stampa hanno permesso una pressione sempre crescente verso le autorità, ottenendo la pulizia della valle dai rifiuti, la tutela dell'ambiente, la rimozione delle costruzioni e delle recinzioni abusive, e l'agibilità dei monumenti.

Anche oggi il Comitato per il Parco della Caffarella continua a denunciare lo stato di abbandono e di costante deterioramento della parte della Caffarella esclusa dagli interventi pubblici; prosegue anche l'impegno contro recenti progetti che vedrebbero la valle nodo stradale (bretelle, svincoli, parcheggi), o a disposizione solo di una élite di persone (box privati, campi da golf, circoli esclusivi e lussuose ville private...), o protetta in modo eccessivo (parco archeologico aperto solo parzialmente, con accesso a pagamento e su percorsi limitati, con cantieri di restauro interminabili, ecc.).

Parallelamente alle attività sul territorio, non viene trascurato il lavoro di ricerca. Nell'aprile del 1988 il Comitato ha organizzato un convegno di studio dal titolo "La Valle della Caffarella: Ipotesi per il Parco", nel quale autorevoli esponenti del mondo accademico hanno tracciato le idee guida per un parco storico-naturale, dove agricoltura e pastorizia convivano con le valenze naturali, culturali e didattiche della valle.

Sempre nel 1988 è stato pubblicato, in collaborazione con il W.W.F. e la IX Circoscrizione, il libro "La Valle della Caffarella - spiccioli di natura"; si tratta della prima monografia mai stampata dedicata agli aspetti naturalistici e geologici della Caffarella.

Nel 1994 è stata pubblicata la prima monografia divulgativa mai stampata dedicata agli aspetti storico-archeologici della via Latina e della valle della Caffarella, dal titolo "La Valle della Caffarella - la storia ci racconta"; la pubblicazione non ha ricevuto nessun contributo pubblico, bensì è stata finanziata grazie all'autotassazione di oltre 200 cittadini del quartiere Appio Latino. Nel maggio 2002 è stata pubblicata la II edizione del volume.

Nel 1995 il Comitato ha organizzato il secondo convegno di studio sulla Caffarella dal titolo "La valle della Caffarella, dalla ricerca alla gestione", nel quale gli esponenti del mondo accademico hanno affrontato il tema della gestione pubblica della valle in collaborazione con le associazioni dei quartieri limitrofi. Nel 1997 è stata pubblicata la II edizione del volume "La Valle della Caffarella - spiccioli di natura", completamente riveduta, corretta e ampliata grazie all'apporto di docenti universitari e esperti nelle varie discipline.

Nel marzo 1998 l'associazione ha presentato il video "La Valle della Caffarella", per la produzione del quale si è giovata del contributo della Banca di Roma; nel marzo del 1999 ha pubblicato il libro "Archi di storia", un itinerario storico-naturalistico sulla via Latina fino a Campo Barbarico, con il contributo della Regione Lazio. Migliaia di volantini ed opuscoli con mappe, itinerari e informazioni su Caffarella, Municipio Roma IX e Appia Antica sono stati stampati con i parziali contributi del Comune di Roma e distribuiti durante le visite guidate e le iniziative del Comitato e della IX Circoscrizione (stand a via C.Baronio e S.Giovanni nel 1998, ad Arco di Travertino nel 1999).

Il primo passo per il raggiungimento dei propri fini istitutivi, che vede il Comitato nel ruolo di attivo collaboratore del Parco regionale dell'Appia Antica e del Comune di Roma, è l'attività di gestione diretta della valle. Appositamente per questo scopo è stata promossa la associazione culturale "Humus"-onlus, con la quale viene svolto il servizio domenicale di visite guidate, collocazione di cartelli didattico-informativi in corrispondenza delle presenze monumentali e degli ingressi, pulizia e decespugliazione delle aree archeologiche, recinzione dei monumenti, aggiornamento per docenti e altre attività didattiche. L'obiettivo è favorire, nel momento dell'inaugurazione del Parco, una gestione più efficiente di quella che potrebbero svolgere le amministrazioni pubbliche.

Le decine di migliaia di firme raccolte per petizioni, esposti, diffide e denunce hanno ottenuto per l'esproprio dei terreni lo stanziamento di 26 miliardi di lire con la legge per Roma capitale, e per le opere di sistemazione a parco altri 9 miliardi di lire con il Piano degli Interventi del Giubileo. La documentazione e le esperienze accumulate sono state messe a disposizione sia del Comune di Roma, collaborando alla stesura del Piano di Utilizzazione della Caffarella a cura dell'Ufficio Tutela Ambiente, sia dell'Ente Parco regionale dell'Appia Antica, per il quale il Comitato conduce visite guidate e presidia il Punto informativo della Caffarella.

Il 9 aprile 2000, a seguito dell'acquisizione bonaria di una parte delle aree della Fondazione Gerini avvenuta nel gennaio 1999, è stata organizzata, con il contributo della IX Circoscrizione, la festa «Parco Aperto» per l'inaugurazione del Parco della Caffarella finalmente aperto al pubblico.

Per informazioni ed adesioni, il Comitato può essere contattato ogni domenica alle ore 9.30 al Punto informativo della Caffarella in via Latina angolo l.go P. Tacchi Venturi, punto di partenza delle visite guidate. Inoltre l'associazione mette a disposizione una quantità sterminata di materiale nel sito internet:

http://www.caffarella.it/SitoMario/home.htm

all'interno del server della rete civica romana per gli ipertesti HTML messo a disposizione dall'Assessorato ai Servizi Tecnologici del Comune di Roma.


Lo Statuto dell'associazione

1) Denominazione e simbolo


L'associazione "Comitato per il Parco della Caffarella", costituita nel 1984 ed avente per simbolo il casale della Vaccareccia stilizzato, si configura come organizzazione di volontariato ai sensi della legge n. 266/1991.

2) Sede e durata


L'associazione ha sede in Roma e ha durata indeterminata.

3) Scopo


L'associazione ha finalità esclusivamente di solidarietà; svolge iniziative di volontariato sociale, civile, culturale e ambientale; è indipendente, apartitica, aconfessionale; non ha fini di lucro.
Scopo dell'associazione è promuovere la creazione del parco della Caffarella, proteggerne l'ambiente e favorire il suo godimento da parte di tutti.

4) Attività


Le attività promosse dall'associazione mirano: alla protezione e alla valorizzazione dell'ambiente, del paesaggio e della natura; alla tutela e alla valorizzazione della cultura e del patrimonio storico artistico, alla promozione e allo sviluppo delle attività connesse.
In particolare, l'associazione promuove iniziative volte a difendere, valorizzare, incrementare e far conoscere il patrimonio storico, artistico, paesistico, archeologico, naturale e ambientale della Caffarella e, secondariamente, del parco regionale dell'Appia Antica e del comprensorio della via Latina.
Qualsiasi altro argomento, fatta eccezione per ciò che può riguardare la Caffarella e nei limiti di tale interesse, non potrà essere oggetto dell'interesse dell'associazione.
Per il conseguimento dei suoi fini istituzionali, l'associazione si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei soci.

5) Organi dell'associazione


Organi dell'associazione sono l'assemblea, il consiglio direttivo e il presidente.

6) Assemblea


L'assemblea è costituita dai soci che siano in regola con il versamento delle quote sociali.
L'assemblea stabilisce il calendario e le linee programmatiche, approva il bilancio, fissa le modalità per lo svolgimento dei lavori, emana i regolamenti, stabilisce le quote sociali e le modalità di versamento, elegge il consiglio direttivo stabilendone anche il numero dei membri, elegge il presidente, fissa le competenze proprie o delegate degli organi direttivi.
L'assemblea è convocata in sessione ordinaria una volta l'anno non oltre il mese di aprile per l'approvazione del bilancio, per la nomina o il rinnovo degli organi direttivi, e per tutte le questioni proposte dal consiglio direttivo. La convocazione è fatta dal presidente tramite invio per posta della comunicazione in cui sono specificati l'ordine del giorno, la data, il luogo e l'ora dell'adunanza.
L'assemblea è convocata in sessione straordinaria ogni qualvolta il consiglio direttivo lo ritenga opportuno, o su richiesta di almeno un quinto dei soci. Le modalità di convocazione saranno fissate preventivamente dall'assemblea ordinaria.
L'assemblea è validamente costituita quando siano presenti almeno quattro soci, ed è presieduta da persona designata dall'assemblea stessa.
L'assemblea delibera a maggioranza semplice; ad ogni socio spetta un voto e non è ammessa delega; la votazione avviene per alzata di mano.

7) Consiglio direttivo


Il consiglio direttivo è eletto dall'assemblea ed è composto da almeno tre membri.
Il consiglio direttivo attua le deliberazioni dell'assemblea, ha i più ampi poteri per l'ordinaria e la straordinaria amministrazione e per quanto altro delegato dall'assemblea, ratifica l'ammissione dei soci e ne dispone l'esclusione, predispone il bilancio annuale, stabilisce il proprio ordinamento interno.
Un membro del consiglio direttivo provvede alla tenuta del registro dei soci.
Un membro del consiglio direttivo provvede alla conservazione della documentazione di tutte le entrate assieme all'indicazione del nome del soggetto erogante.
Un membro del consiglio direttivo provvede alla documentazione e ai rendiconti relativi ai progetti e alle attività finanziati tramite contributo dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici, nonché la documentazione relativa alla destinazione per i fini istituzionali dei proventi delle attività commerciali e produttive marginali, delle donazioni, dei rimborsi derivanti da convenzioni, dei lasciti testamentari.
Il consiglio direttivo delibera a maggioranza semplice, e può delegare al Presidente parte delle sue funzioni.

8) Presidente


Il presidente ha la firma e la legale rappresentanza dell'associazione, convoca l'assemblea ordinaria ed esercita tutte le funzioni a lui demandate dall'assemblea e dal consiglio direttivo.

9) Gratuità delle prestazioni


Le cariche e tutte le attività prestate dai soci, dai membri del consiglio direttivo e dal presidente sono gratuite, e possono dar luogo esclusivamente a rimborso spese nei limiti fissati dal consiglio direttivo.

10) Soci


L'ammissione dei nuovi soci avviene dietro presentazione di un socio regolarmente iscritto, ed è subordinata alla ratifica da parte del consiglio direttivo.
La qualità di socio si perde per recesso, per morosità, per esclusione. Il consiglio direttivo può escludere il socio il cui comportamento venga ritenuto in contrasto con i fini, i principi o l'ordinamento dell'associazione.
Il socio che, per qualsiasi motivo, cessa di far parte dell'associazione, non ha alcun diritto sul fondo comune, né potrà in alcun modo utilizzare il nome e il simbolo dell'associazione.

11) Diritti e doveri


Sono diritti dei soci: partecipare con voto deliberativo alle assemblee; ricoprire, se ad esse eletti, cariche sociali; partecipare alle attività sociali (visite guidate, convegni ecc.).
Sono doveri dei soci: pagare la quota associativa; partecipare regolarmente alle assemblee sociali; osservare lo statuto e i regolamenti interni, rispettare le risoluzioni prese dall'assemblea e dagli organi direttivi; contribuire al raggiungimento dei fini istituzionali partecipando alle iniziative stabilite dall'assemblea.

12) Personale


L'associazione può assumere dipendenti nonché avvalersi di lavoratori autonomi, ma esclusivamente nei limiti necessari al funzionamento dell'organizzazione, o per qualificare o specializzare le attività svolte.

13) Proventi


Costituiscono proventi dell'associazione:
  1. i contributi e le quote versate dagli associati;
  2. le donazioni di privati e di organismi internazionali, i lasciti testamentari e i rimborsi derivanti da convenzioni;
  3. le entrate da attività commerciali e produttive marginali;
  4. i contributi dello Stato, della Regione e degli enti pubblici.

I proventi di cui al punto (b) saranno utilizzati esclusivamente per fini statutari.
Le attività di cui al punto (c) saranno svolte esclusivamente da soci e dovranno avere carattere di occasionalità e di non concorrenzialità sul mercato; sarà assicurato un equilibrato rapporto tra risorse impiegate e ricavi, e tra ricavi e servizi resi; i proventi saranno utilizzati esclusivamente e in modo documentato per fini statutari.
I proventi di cui al punto (d) dovranno essere finalizzati a specifici e documentati progetti e attività, e saranno rendicontati.

14) Fondo comune


Il fondo comune dell'associazione è costituito dai contributi degli associati, dai beni acquistati con tali contributi e da ogni altro bene o valore pervenuto all'associazione.

15) Bilancio


L'esercizio finanziario inizia il 1 gennaio e chiude il 31 dicembre di ogni anno; il consiglio direttivo predispone quindi il bilancio, dove risulteranno i beni, i contributi e i lasciti ricevuti; il bilancio dovrà essere approvato dall'assemblea non oltre il successivo mese di aprile.

16) Modifiche dello statuto e estinzione


Le modifiche dello statuto e lo scioglimento dell'associazione sono deliberate dall'assemblea a maggioranza assoluta dei presenti.
In caso di scioglimento i beni residui sono devoluti a cura del presidente a organizzazioni operanti in settore identico o analogo.

17) Controversie


Le controversie che dovessero sorgere all'interno dell'associazione saranno deferite ad un collegio arbitrale composto di tre membri, nominati uno da ciascuna parte e il terzo dai primi due arbitri.
Il collegio arbitrale giudicherà in modo inappellabile, utilizzando i poteri di amichevole compositore e senza formalità di procedura.

a cura del Comitato per il Parco della Caffarella


Per commenti e osservazioni potete contattarci via e-mail c/o:
comitato@caffarella.it

A cura di Mario Leigheb:

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