Lettere, petizioni, esposti e risposte


Demolizione degli abusi edilizi in via Appia Antica 43-45-47

Al Sindaco di Roma On. WALTER VELTRONI
P.zza del Campidoglio, 1 00186 ROMA

Roma, 1 luglio 2004

Egregio on. Sindaco,

ci rivolgiamo a lei per sottoporle alcune problematiche relative al Parco della Caffarella, del quale come associazione di volontariato ci occupiamo da venti anni. Innanzitutto vogliamo evidenziare lo stato di degrado e di abbandono in cui, come già descritto in una precedente lettera, continua a trovarsi il parco. Inoltre vorremmo rivolgerle un appello affinché l'amministrazione comunale effettui uno sforzo straordinario per le aree in corso d'esproprio da parte dell'Assessorato alle Politiche d'attuazione del Piano Regolatore. Sono circa 50 ettari che si affacciano sulle vie Bitinia, Centuripe e Macedonia, più alcuni casali, tra i quali la splendida Vaccareccia, la cui acquisizione potrà avvenire grazie ai fondi residui dei 26 miliardi delle vecchie lire della legge per Roma Capitale.

La sistemazione delle aree già acquisite tra il 1998 e il 2000 (circa 70 ettari), è stato un grande successo dell'amministrazione comunale che, attraverso il X dipartimento diretto dall'arch. Mirella Di Giovine, seppe sfruttare i nove miliardi di lire del piano degli interventi per il Giubileo coordinando professionalità dei funzionari comunali, esigenze delle altre amministrazioni pubbliche (Ente parco, Soprintendenza Archeologica, IX e XI Circoscrizione) e, vorremmo anche aggiungere, il contributo del volontariato. Così facendo sono state risolte varie problematiche che ora si presentano analogamente per le aree in corso d'esproprio. Dal 2000 la fruizione del Parco da parte dei cittadini è molto cresciuta, ma con il progressivo esaurimento dei finanziamenti giubilari l'interesse da parte dell'amministrazione comunale è invece diminuito.

In una precedente lettera (in allegato) abbiamo già descritto lo scontento e le critiche dei cittadini che ogni domenica raccogliamo al nostro Punto informativo di L.go Tacchi Venturi. Lei comprenderà quindi la nostra preoccupazione per il futuro della Caffarella quando i restanti 50 ettari diverranno pubblici. Ciò che vorremmo con le nuove acquisizioni è quindi un impegno straordinario da parte dell'amministrazione per sistemare e attrezzare le aree verdi, chiudere i varchi attualmente accessibili anche ad auto private, eliminare il degrado dilagante, bonificare i baraccamenti, risolvere il problema degli insediamenti di immigrati, restaurare la Cisterna Romana e il Casale della Vaccareccia.

Non meno importante è poi la gestione e il mantenimento di queste aree una volta espropriate. In questi quattro anni la nostra associazione ha dimostrato di poter offrire (a costo zero per l'amministrazione comunale) circa 200 visite guidate gratuite, l'apertura domenicale del punto informativo, la pubblicazione di guide sul patrimonio storico e naturale del parco, itinerari didattici per oltre 4000 studenti, operazioni di pulizia ed anche la rimozione di una barriera architettonica.

E' un risultato soddisfacente, ma purtroppo non è abbastanza. Un parco non può vivere solo di assistenzialismo. E' necessario che ci siano nuovi finanziamenti. Le condizioni della Caffarella oggi sono preoccupanti ed è un peccato poiché costituisce un grande valore archeologico, storico e naturalistico. A nostro parere essa avrebbe tutte le potenzialità per poter divenire il primo parco italiano ad operare in autonomia finanziaria fornendo reddito ed occupazione nel pieno rispetto delle sue caratteristiche. In tal senso abbiamo lavorato ad una bozza di progetto che vorremmo sottoporle quanto prima.

Infine, la nostra idea per ripetere il successo di quattro anni fa, ora che non sono più disponibili le risorse straordinarie del giubileo, è di creare un tavolo di coordinamento tra Assessorati, Dipartimenti, Municipi, Ente Parco e associazioni per operare in sinergia e ottimizzare le risorse di ciascuno. Questo tavolo potrebbe permettere che i lavori non abbiano enormi ritardi (siamo in attesa di un'area cani già deliberata e approvata da oltre un anno) e che il poco denaro disponibile non vada ad alimentare attività inutili e già esistenti.

Ci rivolgiamo quindi a lei affinché questo tavolo di coordinamento venga istituito come espressione della precisa volontà del Sindaco di Roma e diventi uno strumento efficace per aggirare tutti gli ostacoli burocratici e amministrativi che condizionano la gestione del parco.

In attesa di incontrarLa al più presto, Le porgiamo i nostri saluti e i più vivi complimenti per l'impegno ed i risultati finora raggiunti dalla Sua Amministrazione.

COMITATO PER IL PARCO DELLA CAFFARELLA


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