Lettere, petizioni, esposti e risposte


Risposta della Soprintendenza Archeologica di Roma

Al Comitato per il Parco della Caffarella

Roma, 6 febbraio 2001

Oggetto: Roma, Circ. IX-X-XI. Gestione e tutela delle aree archeologiche di competenza - Comunicazioni

Con riferimento alla nota di codesto Comitato del 15.1.01, ns. prot. n. 2313 del 24.1.01, per quanto di competenza si comunica quanto segue.
Le recinzioni realizzate intorno ai monumenti della Caffarella (alcune delle quali provvisorie e di cantiere), sono necessarie per loro protezione e per le strutture archeologiche riportate alla luce nel corso dell'ultima campagna di scavo. In alternativa si sarebbe dovuto optare per il reinterro delle murature, che non possono essere diversamente tutelate all'interno di un parco pubblico.
Tale soluzione e parte delle recinzioni sono da considerarsi transitorie in attesa del completamento egli scavi che permetteranno di riportare alla luce tutte le strutture ancora interrate.
Per quanto riguarda l'introduzione del biglietto d'ingresso a Cecilia Metella si fa presente che l'accesso a tale monumento era precedentemente gratuito in quanto era accessibile al pubblico solo una minima parte del complesso, in assoluta assenza di servizi di accoglienza e igienici.
Le modalità ed i termini del pagamento del biglietto sono decise dal Ministero BAC e rispondono a criteri comuni e generalizzati per l'intero territorio nazionale. Non esiste al momento un biglietto integrato né con il complesso di Massenzio, di competenza del Comune di Roma, né con la Villa dei Quintili, di competenza di questa stessa Soprintendenza.
La creazione di un servizio di mezzi pubblici che colleghi i monumenti dell'Appia Antica con la Villa dei Quintili, sulla via Appia Nuova, così come la disponibilità di un'area destinata a parcheggio delle auto, non rientrano nelle competenze di questa Amministrazione.
Si fa presente tuttavia che tali problemi, come anche una adeguata segnaletica stradale, sono sottoposti ripetutamente ai competenti Uffici del Comune.
Per quanto riguarda la gestione delle aree archeologiche dello Stato si fa presente che essa è soggetta a quanto previsto dalla legge 4/93 che prevede l'affidamento dei servizi previa gara pubblica. Tale gestione non esclude ovviamente la possibilità che altre Associazioni operino per attività promozionali, visite guidate e attività didattiche nell'ambito di quanto previsto dalla legge.

IL SOPRINTENDENTE
Adriano La Regina


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