Le biblioteche della IX Circoscrizione


La IX Circoscrizione, in seguito alla chiusura di entrambe le biblioteche circoscrizionali di via Gela e via Latina alla fine del 1998, a causa dell'irregolarità dei locali, è a tutt'oggi priva di una biblioteca pubblica. Nel seguito è riportato il materiale raccolto fino al 1997 dal Comitato di Azione sul Territorio "Il Tarlo", integrato con le informazioni e le considerazioni diffuse dal Comitato per la difesa delle biblioteche di via Gela e via Latina.

La situazione fino al 31 dicembre 1998

Le due biblioteche della IX Circoscrizione Gela e Latina, nate a metà degli anni '60 come "biblioteche popolari", entrano a far parte del Sistema Bibliotecario comunale, istituito nel 1982 e abbandonato a se stesso dopo i primi anni di attività.

Le biblioteche sono dotate di personale specializzato assunto appositamente, e, a causa dell'enorme richiesta da parte degli utenti, aumentano esponenzialmente il loro patrimonio librario, passando in cinque o sei anni da circa 3.000 volumi a circa 15.000 e decuplicando gli iscritti (circa 7-8.000 fra le due sedi). Vengono resi disponibili i servizi di emeroteca, videoteca, spartiti musicali, CD ecc.

Ovviamente questa enorme crescita del servizio si scontra presto con i limiti oggettivi costituiti dalle piccole dimensioni di entrambe le sedi: le biblioteche, in particolare quella di via Latina, erano confinate in locali di meno di 100 mq, inaccessibili ai disabili e privi di accessi di sicurezza, che potevano ospitare non più di 20 persone.

La crescita si arresta; dal 1984 al personale non sono riconosciute modifiche di carriera e qualifica, anzi da allora la IX Circoscrizione trasferisce altrove 5 bibliotecari e un aiuto bibliotecario; i servizi si riducono, i vecchi libri vengono mandati al macero per far posto ai nuovi. Quindi già nel 1988 fu chiesto alla IX Circoscrizione di reperire dei locali più vasti e idonei, che permettessero l'unificazione delle due sedi e dessero la possibilità di fornire al pubblico tutti gli altri servizi potenzialmente disponibili.

Nel novembre 1988 la Giunta Municipale deliberò l'assegnazione della ex filanda di viale Castrense, tuttavia quel locale fu in seguito affidato ad una associazione privata. In seguito alle raccolte di firme promosse dagli operatori delle biblioteche insieme ad alcune associazioni culturali presenti sul territorio, la risoluzione n. 44 del 4 novembre 1994 della IX Circoscrizione previde l'unificazione delle biblioteche presso la scuola Petrocchi (via Tuscolana n. 208); anche in questo caso tutto si risolse in una bolla di sapone poiché dapprima ci furono problemi per reperire i fondi necessari ad un minimo di ristrutturazione del locale, ed in seguito essi furono assegnati dall'Assessore Farinelli all'Istituto di Formazione Professionale "San Basilio".

Per capirci qualcosa, nel 1995 il Comitato di Azione sul Territorio "Il Tarlo" invia al Sindaco di Roma Francesco Rutelli un "chiedi al Sindaco" con questo testo:

L'unico effetto fu che in una successiva riunione svolta con gli operatori del servizio biblioteche della IX Circoscrizione, la domanda fu liquidata come una critica al lavoro svolto dagli operatori della Biblioteca di via Latina! Invece proprio grazie a loro si ottenne una fotocopia della dettagliata risposta inviata dalla responsabile circoscrizionale al Sindaco (mai pervenuta al Comitato "Il Tarlo"). Da quella fotocopia sono tratte alcune delle informazioni presenti in questa scheda, come anche che dal 1990 si attendeva il servizio automatizzato via PC sulla rete civica, costato centinaia di milioni e mai attivato, e che la IX Circoscrizione ha avuto a disposizione, da dividere tra le due biblioteche, un budget da anni fermo a 45 MLit/anno e destinato non soltanto all'acquisto di libri, ma anche alla pulizia dei locali, alle eventuali iniziative culturali, alle spese per il materiale di consumo.

Il regolamento del Sistema Bibliotecario, fermo alla delibera n. 3929 del 1978 e che aveva di fatto impedito in questi anni l'attivazione di tutti quei servizi aggiuntivi offerti ad esempio dalle biblioteche pubbliche inglesi, viene radicalmente riformato all'inizio del 1997 con la creazione dell'Istituzione Biblioteche di Roma (con sede in l.go Goldoni), dotata di un Consiglio di Amministrazione ed una Direzione centrale non più dipendente dalle Circoscrizioni.

Purtroppo questa innovazione non ha prodotto gli effetti desiderati, e mentre alcune biblioteche comunali dispongono di 20 dipendenti, la sede di via Latina rimane con solo tre operatori; l'ultima possibilità offerta dalla Circoscrizione nell'ottobre 1998 è stata l'utilizzo della scuola elementare di via Bobbio, succursale della "Verdi" di via Gela, ma tutto si è bloccato per l'opposizione del Provveditorato agli Studi di Roma.

I vecchi locali erano però in ogni caso privi delle condizioni di sicurezza previste dalla normativa (L. 626), e da mesi i VV. F. avevano stabilito il 31 dicembre 1998 quale termine ultimo entro il quale trasferire le biblioteche. Così, nonostante un bacino di utenza di circa 187.000 cittadini, 30.000 volumi, 9.000 iscritti, 1.300 prestiti ogni mese, seminari e tante occasioni di incontro nel nostro quartiere, dal 31 dicembre 1998 le due biblioteche della IX Circoscrizione Gela e Latina sono chiuse.

Gli interlocutori istituzionali

L'irregolarità dei locali, il disagio per gli utenti e gli operatori sono noti da tempo. Eppure esistono al Comune l'Assessore alle Politiche Culturali dott. Gianni Borgna, l'Assessore alle Politiche Educativa dott.ssa Fiorella Farinelli, l'Istituzione Biblioteche di Roma: a cosa servono?

Un articolo di Dacia Maraini pubblicato su Io Donna del 23 gennaio 1999, che riporta una lettera dei bibliotecari di via Gela e via Latina, riesce a smuovere un poco l'attenzione; il 27 gennaio da Torino Norberto Bobbio scrive una lettera di solidarietà alle biblioteche; la celebre astrofisica Margherita Hack scrive al Sindaco il 2 febbraio una accorata lettera in difesa delle biblioteche. Eppure l'unica risposta è stata il comunicato stampa del 12 febbraio 1999 dell'Ufficio Comunicazione e Immagine dell'Istituzione Biblioteche di Roma, nel quale si legge che ... i locali erano privi delle condizioni di sicurezza previste dalla normativa ed era impossibile metterli a norma date le dimensioni, ..., per questo il C.d.A. dell'Istituzione aveva deliberato sin dal maggio 1998 la loro sostituzione con sedi più grandi ed adeguate, ..., si tratta quindi di una chiusura temporanea e necessaria per trasferire il servizio a villa Lais, ..., paiono quindi ingiustificati e inopportuni i gridi di allarme ecc. ecc.

La manifestazione

La riapertura della biblioteca comunale nel nostro quartiere, con una superficie minima di almeno 600 mq (le direttive europee prevedono che le biblioteche debbano svilupparsi su una superficie di 2000 mq) e qualitativamente adatta alle attività proposte, con posizione centrale rispetto alla Circoscrizione e raggiungibile con i mezzi pubblici, sono stati i temi della manifestazione pubblica che si è svolta sabato 27 marzo in via Gela, promossa dal Comitato per la difesa delle biblioteche di via Gela e via Latina. Alla manifestazione hanno partecipato, oltre a alunni e insegnanti delle scuole elementari Pascoli e Manzoni, agli studenti e insegnanti del L.C.S.S. Russel, alla scuola di musica Neuma, ai rappresentanti di Legambiente e del Comitato per il Parco della Caffarella, anche un centinaio di cittadini, ai quali si sono aggiunti gli studenti del L.G.S. Augusto al termine delle lezioni.

L'assenza di rappresentanti istituzionali ha impedito però di trovare un interlocutore alle richieste del Comitato promotore.

Le proposte

La (o le) biblioteche della nostra Circoscrizione dovranno predisporsi a diventare delle "Multi-mediateche", cioè veri e propri centri culturali sul modello delle biblioteche pubbliche inglesi. Il budget andrà per lo meno raddoppiato (pensare che a Milano negli anni '80 ogni biblioteca comunale aveva a disposizione circa 200 MLit/anno); inoltre i finanziamenti dovranno essere sempre programmati per tempo. Le biblioteche saranno luoghi accoglienti per studiare lungo tutto l'arco della giornata, dove poter scegliere un libro da leggere, o un film da vedere, o un compact disc da ascoltare. Ad esempio potrebbero essere attivati i seguenti servizi:

Gli operatori culturali presenti nelle biblioteche potranno essere distaccati per collaborare a iniziative didattiche nelle scuole, per organizzare la Festa di S. Giovanni e, il sabato o la domenica, per condurre visite guidate per i cittadini. Potranno inoltre lavorare alla pubblicazione di opuscoli didattici.

Proposta una nuova sede per la Biblioteca

In tutto il 1999 si è avuto un unico passetto in avanti: la proposta per una nuova sede per la Biblioteca presso la scuola Carducci. Ecco il comunicato arrivato dalla IX Circoscrizione a metà dicembre 1999:

COMUNE DI ROMA
IX CIRCOSCRIZIONE

Finalmente la nuova sede della Biblioteca in IX Circoscrizione!!

Dopo un anno di attesa si sono finalmente consegnati circa 800 mq di locali per realizzare la nuova biblioteca multimediale della IX Circoscrizione, situata presso il plesso scolastico Carducci di via La Spezia.
Giovedì 2 dicembre si è riunita la commissione congiunta con i rappresentanti della IX Circoscrizione, dell'Istituzione Biblioteche e del Dipartimento Scuola del Comune di Roma, per procedere alla consegna dei locali.
In passato in IX Circoscrizione erano presenti due piccole biblioteche situate a via Gela e a via Latina dichiarate di recente non agibili; pertanto l'utenza, costituita prevalentemente di giovani universitari, è stata privata di alcuni spazi per lo studio e la consultazione.
L'area assegnata all'Istituzione Biblioteche si estende su due piani, rispettivamente di 200 e di 600 mq circa di superficie, che dovranno ospitare sale di lettura e consultazione, nonché aule multimediali e settori per l'informazione giovanile.
La localizzazione della nuova biblioteca risponde ai canoni di funzionalità e di comodità per gli utenti essendo situata vicino alle principali linee di autobus e alla fermata metro A di San Giovanni.
A gennaio pertanto i locali della Carducci saranno liberi per poter consentire l'avvio dei lavori di sistemazione della nuova biblioteca circoscrizionale che, entro la prossima primavera, potrà essere finalmente operativa.

Il Presidente
Roberto Federici


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Roma, 1 gennaio 2000