Fase preliminare (1996-2000):
Sintesi delle attività svolte in Caffarella


Introduzione

La fase preliminare, che è stata avviata il 15 settembre 1996, consiste in una sorta di "adozione" della Caffarella, che si è via via concretizzata con una specifica comunicazione culturale attraverso l'organizzazione di un servizio di visite guidate settimanali nella Caffarella, con periodiche visite specialistiche in altre aree nel Parco regionale dell'Appia Antica o del comprensorio della via Latina; con un'azione di sorveglianza; con il presidio del Punto Informativo di via Appia Antica n. 58 e di un Punto Informativo volante all'ingresso di l.go P. Tacchi Venturi, ora sostituito dal Punto Informativo fisso dell'Ente Parco e del Municipio Roma IX; con la pulizia e recinzione di alcuni monumenti.

Alcune attività vengono svolte direttamente dai volontari del Comitato, coperti a loro spese con assicurazione per infortuni e responsabilità civile; altre attività vengono svolte dall'associazione culturale "Humus"_onlus, promossa dal Comitato stesso e avente gli stessi scopi istituzionali.

Contributi da parte delle Amministrazioni Pubbliche

Per sostenere e accelerare le iniziative in questa fase preliminare, tutte le amministrazioni pubbliche (con l'eccezione della Soprintendenza Archeologica di Roma) hanno voluto contribuire in vario modo.

La IX Circoscrizione ha approvato:

L'Ass.to Politiche Ambientali - X Dipartimento ha approvato:

La Regione Lazio ha erogato un contributo di 21 MLit al Comitato per il Parco della Caffarella, per coprire le spese di un'iniziativa di volontariato nel 1997-98, mirata all'acquisto di un decespugliatore, fax, binocoli, alla formazione e all'aggiornamento dei soci, alla pubblicazione di materiale divulgativo.

Il Parco regionale dell'Appia Antica ha approvato:

La Provincia di Roma ha erogato un contributo di 30 MLit all'ass.ne culturale "Humus"_onlus, per un'iniziativa di valorizzazione, divulgazione e didattica svolta nel 1997-98, e che ha visto la partecipazione di 5 scuole (progetto completato).

Adozione di alcune aree archeologiche

La prima azione è stata l'adozione di alcune aree archeologiche vincolate ai sensi della legge 1497/39 (alcune anche dalla legge 1089/39), in precedenza abbandonate e in stato di estremo degrado oltre che talvolta sottoposte ad incendi e vandalismi, provvedendo quindi alla loro manutenzione e valorizzazione, e alla realizzazione di tabelle informative e didattiche sugli aspetti storico-archeologici.


il ninfeo di Egeria ricovero per extracomunitari fino al dicembre 1996

Le aree individuate sono state: la vasca romana di via C. Baronio, il Colombario Costantiniano, il Ninfeo di Egeria e il Bosco Sacro, gli scavi di via Latina angolo con via di Vigna Fabbri e la cisterna-ninfeo sotto via F. Bartoloni.


il Colombario Costantiniano prima della pulizia

L'adozione è avvenuta in accordo con i proprietari e in collaborazione con le istituzioni preposte alla tutela delle aree archeologiche.

Il servizio di pulizia dei terreni

Nell'agosto 1996 il Colombario Costantiniano è stato recintato in pali di castagno e rete metallica sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologica; nel dicembre 1996 la Fondazione Gerini (che allora ne era proprietaria) ha provveduto alla prima recinzione del Ninfeo di Egeria.


il Colombario Costantiniano ripulito

Al Ninfeo, buchi nella recinzione sono stati aperti (e ogni volta riparati) approssimativamente ogni mese, mentre ogni tre-quattro mesi è stato scardinato (e quindi riparato) il cancelletto. Il 12 marzo 1998 la recinzione è stata completamente asportata, e ripristinata il 4 aprile.

Nel febbraio 1999 la cisterna-ninfeo sotto via F. Bartoloni è stata quasi completamente sgomberata dai rifiuti accumulati nel corso di un ventennio, compresi i materiali abbandonati dagli orticoltori abusivi e cucce per cani ormai in decomposizione.

La fontana romana di via C. Baronio è stata periodicamente decespugliata sia nella parte archeologica (di proprietà comunale in consegna alla Soprintendenza Archeologica) che nei giardini adiacenti (di proprietà comunale, senza però che nessun ufficio la abbia ricevuta in consegna). Tale servizio di decespugliazione della fontana è stato sospeso dal 15 gennaio 1997 in attesa che la Soprintendenza Archeologica chiarisca la compatibilità delle attività proposte con la legge Ronchey.

In Caffarella si è provveduto alla pulizia e alla decespugliazione del Colombario Costantiniano, del Ninfeo di Egeria, del Bosco Sacro e della cisterna-ninfeo sotto via F. Bartoloni fino all'avvio dei lavori di sistemazione a parco pubblico previsti nel Programma degli Interventi del Giubileo (1999); la pulizia e la decespugliazione degli scavi all'angolo con via di Vigna Fabbri (di competenza della Sovraintendenza comunale) viene attualmente effettuata dall' A.M.A. con cadenza semestrale (maggio e novembre), ma solo perchè fortemente sollecitata; i giardini adiacenti alla fontana romana di via C. Baronio (di proprietà comunale, senza però che nessun ufficio la abbia ricevuta in consegna) vengono attualmente puliti dal Servizio Giardini.

Ricostituzione del Bosco Sacro

Il Comitato per il Parco della Caffarella ha previsto sin dalla nascita la ricostituzione del Bosco Sacro (part. 22 F.C. 921), ridotto a tre soli lecci superstiti; nel 1990, per conservarne la memoria, sono stati piantati alcuni lecci nella scarpata sotto S. Urbano adiacente al Ninfeo di Egeria, ma il 12 marzo 1998 la scarpata è stata incendiata.

Nel 1996 sono stati messi a dimora nel Colombario Costantiniano alcuni individui nati dalle ghiande dello stesso leccio (Quercus ilex) più anziano, in vista della costituzione della riserva integrale del Bosco Sacro; il 22 novembre 1998 il Bosco Sacro è stato recintato con pali di castagno e filo metallico e ripopolato. Nel novembre 1999 il X Dipartimento del Comune di Roma, nell'ambito del Programma degli Interventi del Giubileo, ha ricostituito il Bosco Sacro con lecci di varie età.

La comunicazione culturale

L'obiettivo di tutta la campagna di comunicazione è far sì che i cittadini sentano come proprio il patrimonio storico archeologico e naturale della Caffarella e così diventino protagonisti della sua valorizzazione e della difesa dal degrado. A questo scopo la Caffarella diventa «luogo di conoscenza», dove ciascuno sia spinto a riappropriarsi in modo consapevole di aspetti della propria cultura.

Questo si realizza attraverso interventi di «didattica attiva» e di «didattica passiva».

La «didattica attiva» viene condotta per mezzo delle visite guidate, dei corsi di aggiornamento, delle attività didattiche con le scuole, dei seminari e dei convegni.

Sotto la definizione di «didattica passiva» sono invece riconducibili tutte quelle operazioni che consentono al fruitore, indipendentemente dall'età e dalla classe di appartenenza, di acquisire familiarità con la Caffarella. Di qui la scelta di pubblicare volumi con la descrizione degli itinerari più importanti (sinora sono stati pubblicati: "Valle della Caffarella, spiccioli di natura" dedicato agli aspetti naturalistici della Caffarella; "Valle della Caffarella, la storia ci racconta" dedicato agli aspetti storico archeologici della Caffarella; "Archi di Storia" dedicato agli aspetti storico archeologici della via Latina), produrre una videocassetta archeonaturalistica sulla Caffarella, collocare cartelloni didattico informativi alle principali presenze archeologiche, distribuire mappe della Caffarella e del Parco regionale dell'Appia Antica.

La comunicazione di un contesto storico archeologico e naturale come quello della Caffarella e delle aree archeologiche limitrofe è stata affrontata a partire dalla situazione specifica del sistema culturale di riferimento, considerando i soggetti, gli oggetti, le finalità e i destinatari della comunicazione.

L'analisi del sistema culturale di riferimento è essenziale per favorire una comprensione da parte del visitatore in un contesto avente già di per sé una forza comunicativa che riflette una sovrapposizione di culture e di sistemi di valori: i monumenti del Pago Triopio, grazie alla loro capacità di stupire l'osservatore, hanno avuto il ruolo di strumento di comunicazione in mano al proprietario del tempo, il ricchissimo retore e filosofo Erode Attico; le torri medievali erano strumento di comunicazione per l'autorità baronale; la Vaccareccia, anche nell'aspetto di casale-torre, rifletteva il ruolo di controllo e protezione dei contadini.

I soggetti del processo di comunicazione si dividono in due gruppi: quelli legati al territorio e quelli legati alla gestione del Parco. Nel primo caso la dimensione comunicativa è condizionata dal fatto che si ha a che fare con un organismo "vivente" (il passato vive insieme al presente): soggetti sono le trasformazioni nei secoli, gli attori di tali trasformazioni e la società del tempo, ma anche l'ambiente naturale in cui coesistono la vita e la morte; pertanto risonanza ed evocazione sono entrambe ben presenti. Nel secondo caso troviamo gli attori della conservazione e della valorizzazione.

L'oggetto della comunicazione può essere un monumento, ma anche la Caffarella stessa, o, addirittura, un argomento rispetto al quale la Caffarella costituisce soltanto un supporto dimostrativo (ad esempio l'architettura funeraria, le vie di comunicazione, le tecniche agricole nei secoli, ecc.). Pertanto l'esposizione coinvolge la descrizione dei singoli monumenti, ma anche le idee, i valori, le usanze della società che ha prodotto il monumento, il contesto naturale e ambientale del Parco, le idee e i valori dell'organizzazione che cura la visita, e infine il visitatore con la sua cultura, i suoi valori e il suo specifico scopo. Ogni elemento descritto nella visita non è nato per essere messo in mostra, e quindi ci rinvia a una realtà esterna al parco (una cultura, un popolo, un artista, un ambiente, ecc.) lontana nel tempo. L'oggetto della comunicazione è quindi in parte presente e in parte assente, e quello presente è contemporaneamente tante cose. Infine, la comunicazione fa i conti con due diversi modelli di esposizione, il modello basato sulla "risonanza" (la guida descrive un elemento della Caffarella e allo stesso tempo evoca nel visitatore la cultura che lo ha generato o l'ecosistema a cui appartiene) e quello basato sulla "meraviglia" (la guida descrive un elemento della Caffarella nella sua unicità, esaltando nel visitatore soprattutto l'attenzione verso l'aspetto meraviglioso dell'oggetto).

La comunicazione risponde a finalità diverse: conservative, informative, espositive, dimostrative, scientifiche, formative, divulgative, e questo condiziona enormemente le forme e gli strumenti utilizzati.

Le caratteristiche dei destinatari sono importanti per ogni tipo di comunicazione. Nel contesto della Caffarella siamo di fronte ad un pubblico eterogeneo in cui prevale il residente nei quartieri limitrofi, e che in ogni occasione presenterà una eterogeneità diversa; il messaggio sarà necessariamente composito e non selettivo, tenendo però conto che:

In definitiva, la comunicazione nel nostro caso ha contemporaneamente più caratteristiche, conformandosi al modello della comunicazione culturale intesa come "lento processo di apprendimento che partendo da sintesi eloquenti permetta l'approfondimento successivo in qualunque direzione."

Le visite guidate

L'attività conoscitiva principale è ovviamente quella della "visita", il cui obiettivo è creare stimoli che rendano il visitatore corresponsabile del patrimonio storico, archeologico e naturale dell'area, e anche in grado di ritornare a visitarlo in modo autonomo per approfondire e consolidare il suo apprendimento.

La visita, che attraverso una accurata progettazione e gestione si propone di accrescere il patrimonio di conoscenze e di ottenere una modifica del comportamento del visitatore, ha quindi intenti didattici (e non puramente informativi) assimilabili a quelli di una "lezione".

Dal 15 settembre 1996 è stato attivato un servizio di visite guidate, ogni domenica mattina in Caffarella, e occasionalmente nel Parco archeologico della via Latina, lungo la via Appia Antica, la via Latina e le Mura Aureliane, e in altre aree del Parco regionale dell'Appia Antica e del Municipio Roma IX.

Nel contesto della Caffarella la visita si svolge in due momenti. Il primo consiste nell'accoglienza delle persone e nella descrizione dell'itinerario con le sue caratteristiche principali sulla carta archeonaturalistica del tabellone didattico informativo; l'itinerario è inquadrato nel contesto del territorio: sono date infatti indicazioni sull'iter espropriativo della Caffarella, sulle motivazioni delle attività nel Parco dell'Appia Antica e sui risultati raggiunti. Il primo momento si conclude informando che, benché i contributi siano sempre graditi, non c'è alcun obbligo né di iscrizione né di pagamento della visita; piuttosto, visto che la Caffarella è pubblica e quindi appartiene a noi tutti, proponiamo di collaborare a tenerla pulita raccogliendo un sacchetto di rifiuti durante il ritorno, preavvisando che tutti quelli che collaborano riceveranno in regalo l'opuscolo "La via Appia". Dopodiché l'operatore fornisce a chi lo desidera i guanti e il sacchetto.

Il secondo momento è quello della passeggiata, che somiglia molto ad una "esplorazione" del Parco, nella quale elementi "ludici" (p. es. il racconto di aneddoti) si inseriscono all'interno dei contenuti scientifici e didattici; nel corso della passeggiata si porta il visitatore ad informarsi e a prendere coscienza dei molti problemi di gestione ambientale che riguardano il Parco, per indurlo ad assumere un ruolo attivo nella protezione del patrimonio da danneggiamenti, rifiuti e atti vandalici.

L'attività è affidata a giovani operatori, laureati o laureandi in Lettere (Storia dell'Arte, Filologia Classica, Archeologia), Architettura, Biologia, Scienze Naturali, tutti abitanti nei quartieri limitrofi alla Caffarella, i quali hanno ricevuto una specifica preparazione che comprende seminari storico archeologici e naturalistici, indicazioni di tipo urbanistico, informazioni di tipo legale e ampia documentazione scientifica.

Benché si cerchi di differenziare il linguaggio usato sulla base della maturità del gruppo dei visitatori e sulla loro familiarità con il Parco, è evidente che questo modo di strutturare la visita è calibrato sugli abitanti dei quartieri limitrofi, e non sui turisti o sui visitatori occasionali, i quali comunque sono trattati una volta tanto come cittadini, con loro soddisfazione.

Le visite alla Caffarella seguono il circuito: partenza da largo P. Tacchi Venturi -> scavi di via Latina -> villa romana sotto via De Bildt e casale Tarani -> Vaccareccia -> Tempio del Dio Redicolo -> ninfeo di Egeria -> S. Urbano -> Colombario laterizio -> Torre-ponte -> ritorno a largo P. Tacchi Venturi o al punto informativo.

Grazie al consenso della proprietà è stato garantito fino all'estate 1999 l'accesso esclusivo al Colombario Costantiniano e al ninfeo di Egeria, mentre oggi si cerca di concordare ogni volta con il Comune di Roma l'apertura sia dell'area archeologica del Tempio del Dio Redicolo sia quella che comprende la Torre-ponte e il Colombario Costantiniano. Un accordo con la Società "Villa S. Urbano" consente di accedere gratuitamente all'interno di S. Urbano, la domenica, nell'orario 10.00-11.00. La disponibilità di quest'ultimo monumento è scesa da circa due domeniche al mese nel 1996 a una domenica al mese dal 1997.

La Soprintendenza Archeologica di Roma ha consentito inizialmente l'accesso ogni domenica alle parti ipogee del Parco archeologico della via Latina. Le visite erano condotte con particolari accorgimenti: erano sospese in caso di pioggia per evitare l'ingresso di persone bagnate e munite di ombrelli; inoltre, per impedire danni anche involontari da parte dei visitatori, era loro imposto di indossare guanti di lattice, maschere antibatteriche e camici, nonché di calzare scarpe leggere e prive di tacchi.In seguito il Soprintendente ha però diffidato la nostra associazione sostenendo l'incompatibilità del servizio svolto con la Legge Ronchey. Nonostante l'approvazione della Legge 28 ottobre 1997 n. 352 "Disposizioni per i beni culturali" e le continue richieste di convenzione da parte nostra, la Soprintendenza non ha più risposto.


il particolare abbigliamento in una visita agli ipogei del parco archeologico della via Latina

Dall'aprile 1998 è in corso il restauro dei monumenti ipogei con i fondi speciali per il Giubileo, per cui le visite sono in ogni caso sopese. Quando i monumenti ipogei torneranno accessibili, le visite alle parti ipogee proseguiranno con le stesse cautele adottate nel 1996.

Un accordo con la Sovraintendenza comunale di Roma consente l'accesso agli scavi di via Latina angolo via di Vigna Fabbri in occasione delle visite lungo la via Latina.

Nell'ottica della collaborazione con le istituzioni competenti, il Comitato ha offerto gratuitamente le proprie visite guidate ai Guardia-parco e ai funzionari del Parco regionale dell'Appia Antica.

Le visite sono organizzate:

  1. in Caffarella ogni domenica alle ore 9.30, partenza da largo P. Tacchi Venturi; nel 1996 era richiesta l'iscrizione all'associazione "Humus"_onlus (5.000 Lit) e un contributo di 5.000 Lit per ogni visita; nel 1997 e nel 1998 si è stabilito che l'iscrizione (di durata annuale) consentisse la partecipazione gratuita alle visite; nel 1999 si è stabilito di chiedere semplicemente un'offerta libera, tranne quando convenzioni con il Parco regionale dell'Appia Antica o con la IX Circoscrizione non prevedessero la totale gratuità, e a partire dal 9 aprile 2000 (inaugurazione del parco) le visite sono completamente gratuite;
  2. in vari luoghi archeologici del Parco regionale dell'Appia Antica e del comprensorio della via Latina, in Caffarella (con visite naturalistiche o monografiche) o alle Mura Aureliane, con giorno della settimana, orario e luogo di partenza variabili; nel 1997 era richiesta l'iscrizione all'associazione "Humus"_onlus per i non soci o un contributo di 5.000 Lit per i già associati; dal 1998 si è stabilito di chiedere semplicemente un'offerta libera, tranne quando convenzioni con il Parco regionale dell'Appia Antica o con la IX Circoscrizione non prevedessero la totale gratuità;
  3. lungo la via Latina, in Caffarella (anche con visite naturalistiche) o alle Mura Aureliane con cadenza mensile, gratuite e senza iscrizioni, giorno della settimana, orario e luogo di partenza variabili.

Le entrate derivanti dalle quote e dai contributi associativi, dalle offerte e dalle donazioni hanno permesso di coprire le spese per la decespugliazione, recinzione, produzione di materiale illustrativo, tabellazione, riparazioni, ecc.

La partecipazione alle visite guidate ha avuto il seguente andamento temporale:
mese
Parco via Latina
Caffarella
C. Metella-Massenzio
Acquedotti
IV-V m. Appia Antica
altro
totale
settembre 1996
50
260
0
0
0
0
310
ottobre 1996
99
101
0
0
0
0
200
novembre 1996
21
22
0
0
0
0
43
dicembre 1996
17
6
0
0
0
0
23

mese
Parco via Latina
Caffarella
C. Metella-Massenzio
Acquedotti
IV-V m. Appia Antica
altro
totale
gennaio 1997
4
6
0
0
0
0
10
febbraio 1997
2
14
0
0
0
0
16
marzo 1997
35
107
220
67
15
0
444
aprile 1997
29
130
120
30
0
10
319
maggio 1997
61
65
9
0
0
24
159
giugno 1997
35
63
0
0
10
65
173
luglio 1997
0
10
0
0
0
0
10
agosto 1997
0
0
0
0
0
0
0
settembre 1997
7
15
7
0
0
10
39
ottobre 1997
15
320
0
0
5
5
345
novembre 1997
0
27
10
2
1
28
68
dicembre 1997
10
13
0
0
0
10
33

mese
Parco via Latina
Caffarella
C. Metella-Massenzio
Acquedotti
IV-V m. Appia Antica
altro
totale
gennaio 1998
3
12
15
0
0
0
30
febbraio 1998
2
28
0
0
0
10
40
marzo 1998
12
43
6
0
0
106
167
aprile 1998
0
37
0
3
7
0
47
maggio 1998
0
35
0
0
0
0
35
giugno 1998
0
45
0
0
0
6
51
luglio 1998
0
0
0
0
0
0
0
agosto 1998
0
0
0
0
0
0
0
settembre 1998
0
10
0
0
0
0
10
ottobre 1998
0
425
0
15
0
40
480
novembre 1998
0
27
0
28
0
0
55
dicembre 1998
0
17
0
0
0
0
17

mese
Parco via Latina
Caffarella
C. Metella-Massenzio
Acquedotti
IV-V m. Appia Antica
altro
totale
gennaio 1999
0
20
0
3
0
0
23
febbraio 1999
0
29
0
0
0
0
29
marzo 1999
0
66
0
12
0
0
78
aprile 1999
0
64
0
0
0
45
109
maggio 1999
0
142
0
0
0
25
167
giugno 1999
0
35
0
0
0
50
85
luglio 1999
0
75
0
0
0
42
117
agosto 1999
0
0
0
0
0
0
0
settembre 1999
0
5
0
0
0
0
5
ottobre 1999
0
330
0
0
0
12
342
novembre 1999
0
40
0
0
0
19
59
dicembre 1999
0
5
0
0
0
3
8

mese
Parco via Latina
Caffarella
C. Metella-Massenzio
Acquedotti
IV-V m. Appia Antica
altro
totale
gennaio 2000
30
21
0
25
0
30
106
febbraio 2000
0
105
0
0
0
0
105
marzo 2000
0
61
0
30
450
35
576
aprile 2000
0
30
0
0
0
0
30
maggio 2000
0
84
0
4
0
50
138
giugno 2000
0
48
0
0
0
30
78
luglio 2000
0
0
0
0
0
0
0
agosto 2000
0
0
0
0
0
0
0
settembre 2000
0
16
0
0
100
0
116
ottobre 2000
0
113
0
4
0
130
247
novembre 2000
60
40
0
200
45
345
dicembre 2000
0
45
0
5
0
5
55

mese
Parco via Latina
Caffarella
C. Metella-Massenzio
Acquedotti
IV-V m. Appia Antica
altro
totale
gennaio 2001
15
15
0
0
0
0
30
febbraio 2001
8
25
0
0
0
15
48
marzo 2001
0
92
90
30
200
9
421
aprile 2001
0
220
0
20
0
15
255
maggio 2001
0
82
0
0
0
170
252
giugno 2001
0
35
0
1
0
0
36

Qui di seguito sono alcune annotazioni per comprendere meglio la tabella.

Sorveglianza della Caffarella

Grazie alle visite è stata intrapresa, in collaborazione con i Guardia parco del Parco regionale dell'Appia Antica, una sorveglianza sempre più intensa sulla valle; vengono periodicamente redatte numerose segnalazioni, utilizzando un apposito verbale-tipo, che di volta in volta è inviato alle autorità competenti.

Ciò tuttavia non sembra aver determinato un miglioramento delle condizioni ambientali della Caffarella; la sorveglianza da parte dei VV. UU. resta insufficiente, né è diminuita la frequenza degli scarichi di rifiuti almeno fino all'avvio (primavera 1999) dei lavori di sistemazione a parco pubblico; nonostante la presenza in Caffarella sia delle Guardie-parco del Parco regionale dell'Appia Antica, sia delle ditte appaltastrici del Comune di Roma, sia del servizio di vigilanza privata della Fondazione Gerini, il 20 agosto 1999 la Caffarella è stata devastata da un incendio su un'estensione di 30 ettari. I segnali positivi sono invece stati l'interruzione di via della Caffarella con blocchi di cemento, eseguita dalla Fondazione Gerini nel 1998, e la bonifica delle aree sottoposte a procedimento espropriativo, eseguita nel febbraio 1999.

Il servizio di informazione tramite tabelle didattico-informative

Molti visitatori entrano in Caffarella con diverse capacità e volontà di acquisire informazioni. Il nostro obiettivo è perciò sviluppare un ambiente che aiuti il visitatore a insegnare a se stesso nel momento in cui egli decida di fare della sua visita al Parco una esperienza conoscitiva; questo lo si è perseguito costruendo, nei limiti del possibile, un migliore accesso all'informazione, pubblicando testi, videocassette e cartine, creando eventi didattici specifici (incontri pubblici, corsi di aggiornamento, seminari), e quindi, grazie ad alcune informazioni fornite della Soprintendenza Archeologica, dall'U.T.A. e della Sovraintendenza comunale, collocando varie tabelle informative e didattiche sulle presenze storico-archeologiche.

Cinque tabelle specifiche dei singoli monumenti sono realizzate nel formato 70 x 100 cm, con supporto posteriore in cartone pressato e con protezione anteriore in plexiglas, quattro cartelloni con incastellatura di legno nel formato 100 x 140 cm sono stati posti agli ingressi del Parco (largo P. Tacchi Venturi, Quo Vadis, via Centuripe, vicolo S. Urbano) per accogliere i visitatori.


il tabellone didattico informativo all'ingresso di via Centuripe

La tavola montata sul cartellone in legno di largo P. Tacchi Venturi, collocata il 15 settembre 1996, è stata distrutta 40 giorni più tardi (con un danno di circa 0,5 MLit); ripristinata alla fine di gennaio 1997, dopo soli 5 giorni è stata nuovamente danneggiata; ripristinata in marzo, è stata danneggiata per la terza volta, ma in modo non grave, nell'aprile 1997; nel novembre 1997 la tavola a colori è stata ripristinata, e la lastra in plexiglas danneggiata è stata sostituita con una lastra in policarbonato; nel giugno 1998 la tavola a colori è stata strappata e quindi ripristinata, mentre le parti in legno deteriorate sono state sostituite in luglio e in settembre. L'ultima settimana di settembre 1998 la lastra in policarbonato è stata imbrattata di vernice, e immediatamente ripulita. Durante le festività natalizie la tavola in policarbonato è stata smontata e la tavola a colori distrutta, mentre il 23 gennaio 1999 il tabellone è stato riparato. Il 10 e il 20 marzo e il 25 aprile 1999 il tabellone è stato imbrattato di vernice e subito ripulito.

Durante le festività natalizie del 1998 la lastra in plexiglas e la tavola a colori del tabellone in legno di via Centuripe, collocato nell'ottobre 1997, sono state distrutte; entrambe sono state ripristinate il 7 marzo 1999.

Il cartellone del ninfeo di Egeria, collocato il 20 dicembre 1996, è stato danneggiato in modo non grave nel febbraio 1997; ripristinato subito dopo, è stato sottratto in giugno e ripristinato subito dopo; il 15 marzo 1998 si è danneggiata la lastra in plexiglas, il 21 marzo è stata distrutta e il 4 aprile è stata sostituita; in giugno la lastra è stata incisa con un coltello; durante le le festività natalizie il tabellone è stato distrutto e ricostruito nell'aprile 1999.


la tabella didattico informativa del ninfeo di Egeria

Il cartellone della vasca romana di via C. Baronio, collocato nel settembre 1996, è stato danneggiato nel gennaio 1997 e ripristinato subito dopo; nel gennaio 1998 è stato imbrattato da scritte di vernice.

Per il cartellone del Colombario Costantiniano, collocato nel luglio 1996, il plexiglas è stato sostituito nel giugno 1997 ma si è danneggiato nuovamente nel marzo 1998; l'intero cartellone è stato sostituito nel maggio 1998. Nel febbraio 1999 il tabellone è stato danneggiato, ed è stato portato via nell'estate 1999 con l'avvio dei lavori di restauro.


la tabella didattico informativa del Colombario Costantiniano

Il 20 dicembre 1996 sono stati collocati, in collaborazione con la Fondazione Gerini, avvisi di divieto di accesso e sulla pericolosità del ninfeo di Egeria; sottratti nel giugno 1997, sono stati ricollocati nel novembre 1997. Nell'aprile 1998 è stato sottratto l'avviso sulla pericolosità.

I due cartelloni degli scavi di via Latina, collocati nel dicembre 1997, sono stati imbrattati di vernice nei primi giorni del 1998, e immediatamente ripuliti. Nell'aprile 1998 il vento ha distrutto la lastra di plexiglas di uno dei due cartelloni; nel giugno un cartellone è crollato mentre l'altro è stato imbrattato da scritte di vernice; nel settembre 1998 entrambi i cartelloni sono stati integralmente sostituiti; una settimana più tardi entrambi sono stati imbrattati di vernice, e immediatamente ripuliti; sono stati imbrattati nuovamente nell'aprile 1999.

Il tabellone in legno di vicolo S. Urbano è stato collocato nel maggio 1999.


il tabellone all'ingresso di S. Urbano

Comunicazione e distribuzione di materiale informativo

E' stata predisposta una campagna informativa sui cittadini per mezzo della stampa di 10.000 dei dépliant informativi A4 b/n con informazioni sugli aspetti naturalistici e archeologici della Caffarella e della via Latina e con la carta archeologico-monumentale dell'area, depositati in alcune librerie, alle biblioteche pubbliche, all'ostello della gioventù, nei box informagiovani, nei punti informativi turistici comunali, nella IX Circoscrizione.

In occasione delle visite gratuite nella parte di Caffarella lungo la via Latina sono stati inoltre distribuiti 1.000 opuscoli con informazioni sugli aspetti archeologici della Caffarella, del II miglio della via Latina e dell'area di Tor Fiscale, mentre le visite gratuite organizzate in occasione della settimana dei parchi hanno consentito la distribuzione di centinaia di schede informative predisposte dall'U.T.A.

Nel 1999 sono state stampate 3.000 cartine a colori del Parco dell'Appia Antica con la descrizione di 5 itinerari, mentre nel gennaio 2000 sono state stampate 30.000 cartine a colori della Caffarella con i nuovi sentieri pedonali e ciclabili.

Le informazioni sulle visite guidate sono state diffuse innanzitutto sui cittadini romani, per mezzo di indicazioni su tutti i tabelloni informativi all'ingresso e all'interno del parco e dell'invio di fax (con telefonata di conferma) ogni domenica ai periodici romani (Trovaroma, Roma c'è, Metrò ecc.), ai quotidiani con la rubrica "appuntamenti" e alle riviste specializzate.

Punto informativo di via Appia Antica n. 58

Dal 9 marzo 1997 è operativo il punto informativo del Comune di Roma in via Appia Antica n. 58. I due locali sono del tutto privi di attrezzature (alcune tavole dell'Ufficio Tutela Ambiente e della Sovraintendenza comunale di Roma sono state portate via alla fine del 1997, mentre le tavole del Parco regionale dell'Appia Antica sono state portate via nell'estate 1998) e quindi una mostra è stata allestita dal Comitato per il Parco della Caffarella collocando cinque tavole archeologiche 70x100 cmq, due tavole generali 100x150 cmq, un plastico di Cecilia Metella (prestato dagli autori) e le migliori foto di un concorso fotografico svoltosi nel 1998; nella primavera 1999 la mostra si è arricchita di altre tavole, e anche di una decina di pannelli del circolo Sette Acquedotti di Legambiente.

Su richiesta dell'Ass.to Politiche Ambientali del Comune di Roma, i volontari del Comitato per il Parco della Caffarella collaborano (la domenica mattina) a presidiare quindi il punto informativo; un tavolo posto su via Appia Antica permette la distribuzione di materiali informativi vari, opuscoli e cartine, e occasionalmente la vendita di pubblicazioni e il nolo bici. Vengono inoltre date informazioni sulle iniziative e sui monumenti accessibili, sugli orari, sui mezzi pubblici ecc..


il Punto informativo di via Appia Antica n. 58

Già dopo pochi mesi dalla pedonalizzazione della via Appia Antica il clamore suscitato dall'iniziativa comunale era cessato e il flusso di persone che transitavano di fronte al Punto informativo era crollato, passando da 50.000 persone/domenica a 100 persone/domenica.

Un certo flusso è stato sempre assicurato dagli abitanti della zona di via Tito Omboni che approfittano del varco adiacente al Punto informativo sia per fare una passeggiata sia per andare alla Messa domenicale celebrata alla chiesa del Quo Vadis, oppure dai turisti che scendono alla fermata ATAC per raggiungere le catacombe di S. Callisto, oppure ancora dai cittadini del quartiere Appio Latino che penetrano da via della Caffarella; viceversa i visitatori a piedi o in bicicletta che transitano di fronte al Quo Vadis risultano concentrati nei mesi di marzo-maggio e settembre-ottobre, mentre i mesi di luglio-agosto e dicembre-febbraio sono mesi morti.

In figura è riportato un grafico con le stime del passaggio di persone a piedi di fronte al Quo Vadis nei primi due anni di pedonalizzazione.

Nell'anno 2000 il Punto informativo è stato presidiato solo occasionalmente.

Punto informativo volante di l.go P. Tacchi Venturi

L'accesso principale al Parco è da largo P. Tacchi Venturi (art. 7.3 delle norme tecniche di attuazione del Piano di Utilizzazione), ingresso naturale alla Caffarella per il quartiere Appio Latino, e prossimo a parcheggi (art. 7.4 delle norme tecniche di attuazione del Piano di Utilizzazione), alle linee ATAC e alla metropolitana.

Il centro di accoglienza, previsto come "punto informativo" (AI: attrezzature per l'informazione) nel Piano di Utilizzazione dell'Ufficio Tutela Ambiente del Comune di Roma, è il casale di Vigna Cardinali (C.d.A. 24.375) sotto largo P. Tacchi Venturi, che però a tutt'oggi non è disponibile.

Perciò dall'aprile 1999 è operativo un punto informativo volante all'ingresso di l.go P. Tacchi Venturi. Il punto informativo è operativo la domenica mattina, e si compone di un gazebo, un tavolo, e, a partire dall'ottobre 1999, di un certo numero di biciclette a disposizione dei visitatori.

Visite guidate in collaborazione con il Parco regionale dell'Appia Antica

Dall'11 aprile al 25 luglio 1999 l'associazione "Humus"_onlus ha messo i propri operatori a disposizione dell'Ente Parco regionale dell'Appia Antica per condurre 16 visite guidate gratuite con partenza dalla sede del Parco in via Appia Antica n. 42; le visite, alle quali si accedeva su prenotazione telefonica con un massimo di 25 persone/visita, sono state così distribuite: la prima, seconda, terza ed eventualmente quinta domenica del mese: Caffarella; la quarta domenica del mese: il II miglio della via Appia Antica.

A quanto risulta, per lanciare l'iniziativa l'Ente Parco ha stampato 300.000 depliant a colori che sono stati distribuiti: 90.000 dal Corriere della Sera il 2 aprile 1999, 180.000 sono stati inviati alle scuole di Roma alla fine di marzo 1999, 30.000 sono stati allegati al periodico di Repubblica TrovaRoma; per tutto aprile manifesti giganti sono stati affissi dal Servizio Affissioni comunale, e locandine sono state collocate sugli autobus e nelle scuole; da maggio l'iniziativa è riportata sul settimanale Romac'è. Inoltre l'11 aprile si è contemporaneamente inaugurato il Centro Visite del Parco, per il quale sono stati pubblicati articoli di giornale sia nei giorni precedenti che nei giorni successivi, più due passaggi sul TG3 regionale. Infine l'informazione è presente sul sito Internet dell'Ente Parco.

Le presenze alle visite hanno avuto il seguente andamento:
data
luogo
presenze
note
11 aprile 1999
Caffarella
25
giorno dell'inaugurazione
18 aprile 1999
Caffarella
5
pioggia
25 aprile 1999
II miglio Appia Antica
20
2 maggio 1999
Caffarella
12
9 maggio 1999
Caffarella
0
pioggia
16 maggio 1999
Caffarella
20
si erano prenotate 40 persone
23 maggio 1999
II miglio Appia Antica
13
prenotazioni fuori controllo
30 maggio 1999
Caffarella
25
c.s., non si è presentata la navetta al ritorno
6 giugno 1999
Caffarella
16
prenotazioni fuori controllo, forse 30
13 giugno 1999
Caffarella
18
prenotazioni fuori controllo, forse 30
20 giugno 1999
Caffarella
20
pioggia a metà visita
27 giugno 1999
II miglio Appia Antica
40
fusione di due visite
4 luglio 1999
Caffarella
20
fusione di due visite
11 luglio 1999
Caffarella
27
fusione di due visite
18 luglio 1999
Caffarella
28
fusione di due visite
25 luglio 1999
II miglio Appia Antica
42
fusione di due visite
TOTALE
16 visite
332

Per confronto, questa è la sintesi delle visite condotte dal W.W.F.:
data
luogo
presenze
note
11 aprile 1999
Tombe Latine + Tor Fiscale
30
giorno dell'inaugurazione
18 aprile 1999
Tor Marancia + Farnesiana
10
pioggia
25 aprile 1999
IV miglio Appia Antica
11
2 maggio 1999
Acquedotti
15
9 maggio 1999
...
0
pioggia
16 maggio 1999
Tombe Latine + Tor Fiscale
22
23 maggio 1999
IV miglio Appia Antica
21
30 maggio 1999
Acquedotti
8
6 giugno 1999
Tombe Latine + Tor Fiscale
18
13 giugno 1999
Tor Marancia + Farnesiana
8
20 giugno 1999
Acquedotti
16
27 giugno 1999
IV miglio Appia Antica
23
fusione con la visita a Massenzio
4 luglio 1999
Tombe Latine + Tor Fiscale
13
11 luglio 1999
Tor Marancia + Farnesiana
6
18 luglio 1999
Acquedotti
17
soppressa la visita a Tor Fiscale
25 luglio 1999
III-V miglio Appia Antica
55
fusione di due visite
TOTALE
15 visite
273


Per commenti e osservazioni potete contattarci via e-mail c/o:
comitato@caffarella.it

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