Scheda: il castello medievale


Il castello medievale, oltre a proteggere il barone, aveva lo scopo di controllare, proteggere e amministrare la proprietà circostante, fornendo quindi, oltre ad una potenza militare, anche una base economica.

Il castello era attrezzato come punto da cui potevano partire in qualsiasi momento cavalieri e spedizioni armate, e di lì si poteva controllare il territorio circostante e prepararsi ad affrontare qualsiasi potenziale minaccia. Esso forniva infatti un luogo sicuro per l'immagazzinamento di armi e equipaggiamento, per il sostentamento di uomini e cavalli.

In caso di pericolo il castello poteva anche servire come rifugio, per cui nella costruzione erano di grande importanza le tecniche difensive.

In genere il fortilizio era costituito da un recinto protetto da torrette rettangolari in cui si aprivano finestrelle a bocca di lupo per il tiro con le balestre; un torrione massiccio, o "maschio", in un angolo da cui si potesse sorvegliare la porta, permetteva di resistere per qualche tempo anche qualora l'attaccante fosse dotato di macchine per assedio.

All'interno un pozzo o una piccola cisterna potevano essere fondamentali in caso di assedio.

In alto, un ballatoio col parapetto contornato da merli costituiva generalmente il camminamento di ronda.

Costruito all'interno del recinto fortificato, il palazzo era il luogo di residenza per la famiglia del proprietario e i suoi uomini; lì il barone si occupava degli affari, risiedeva con la famiglia, riceveva dame, principi e cardinali, si divertiva e conduceva la vita sociale. In caso di guerra il palazzo poteva anche servire da ulteriore rifugio.

A volte, quando la natura del terreno lo permetteva, il recinto era circondato da un fossato, con un ponte levatoio che consentiva di raggiungere il portone di ingresso.

In caso di assedio, si creava una triplice possibilità difensiva: prima il castello con le sue torri, poi il palazzo, e infine il maschio angolare come estrema risorsa difensiva.

Spesso, all'interno del recinto fortificato ma fuori del palazzo baronale, sorgeva la chiesa, ciò per consentire agli abitanti del borgo attorno al palazzo di recarsi in chiesa senza disturbare il barone.

Sicuramente dal castello il barone seguiva le sue proprietà tramite i suoi sovrintendenti, amministrava la giustizia e puniva i trasgressori.

Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, nel castello raramente esisteva una prigione; dal momento che la reclusione all'interno del castello doveva necessariamente essere temporanea, era sufficiente un magazzino o una qualsiasi stanza in muratura.


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copyright COMITATO PER IL PARCO DELLA CAFFARELLA, 13 maggio 1999