Scarica la lettera in pdf Lettera del 6 giugno 2018 (Pdf)

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Alla Sindaca di Roma on. Virginia Raggi e.mail: virginia.raggi@comune.roma.it; protocollo.gabinettosindaco@pec.comune.roma.it

All’assessore al Patrimonio Rosalia Alba Castiglione: e.mail assessorato.patrimonio@comune.roma.it; protocollo.patrimonio@pec.comune.roma.it;

All’assessore alle Politiche Ambientali Giuseppina Montanari: e.mail assessorato.ambiente@comune.roma.it; protocollo.tutelaambientale@pec.comune.roma.it;

Ai presidenti delle Commissioni Patrimonio, Ambiente, Personale Sport e Statuto di Roma Capitale on.li:

Alla presidente del VII Municipio di Roma Capitale Monica Lozzi: e.mail monica1.lozzi@comune.roma.it ;

All’assessore all’ambiente del VII Municipio Marco Pierfranceschi: e.mail marco.pierfranceschi@comune.roma.it;

Al Direttore dell’Ente Parco Appia Antica Alma Rossi: e.mail alma.rossi@parcoappiaantica.it

 

Oggetto: situazione delle aree espropriate e dal 2007 lasciate in detenzione precaria agli ex proprietari.

 

Roma, 6 giugno 2018

Gentili signori,

nella riunione ordinaria dell’associazione di volontariato comitato per il parco della Caffarella del 6 giugno u.s,.si è affrontato anche il tema dell’incontro tenutosi in Assessorato all’Ambiente del 22 maggio u.s. Innanzi tutto vogliamo esprimere il nostro sincero ringraziamento all’Assessorato all’Ambiente nelle persone dell’assessore Giuseppina Montanari e dell’ing. Stefano Cicerani che hanno organizzato l’incontro e alla Presidente del VII Municipio Monica Lozzi che lo ha sostenuto.

L’incontro è stato molto positivo per quanto concerne il piano dei lavori da 1.599.000 euro che sta ultimando l’Assessorato all’Ambiente; si è infatti potuto verificare un fattivo e proficuo impegno sul progetto definitivo e una ottima tempistica per quanto concerne il piano esecutivo e la conferenza dei servizi. Quindi un sincero grazie.

Duole costatare che lo è stato meno per quanto concerne le aree della Caffarella espropriate e lasciate in detenzione precaria dal 2007, se si esclude che è stata interrotta la detenzione precaria per tutti.

Dei due soggetti (sig.ra Rita Alfonsi del sepolcro di Geta via Appia Antica 41 e Salvatore Bonanno Hyundai via Appia Antica, 43-45)  che ad aprile del 2017 hanno fanno opposizione al rilascio della proprietà, ancora non si ha la risposta nel merito da parte dell’avvocatura del Comune. L’Azienda Agricola Appia Antica di Augusto Galli (via Appia Antica, 53) quasi sicuramente beneficia ancora di contratto di affitto con Comune di 2.060.000 Lire all’anno , cioè circa 90 euro al mese per una villa di 87.000 metri quadrati sull’Appia Antica. Le uniche note positive sono che si sta sanando con l’affitto la situazione del vivaio Idea Verde di via Appia Antica 27, che pagherà un canone al Comune ed inoltre che i Vigili dell’VIII Gruppo sono finalmente andati ad effettuare un sopralluogo  presso Ubi Vadis (via della Caffarella, 15) dove hanno trovato un abusivismo costituito da 5 famiglie con minori.

Se a ciò si aggiunge che sono due anni che attendiamo la stima da parte dell’Assessorato al patrimonio delle due particelle catastali N. 74 e 542 del Foglio 907, per mero errore dimenticate nell’esproprio precedente, stima presumibilmente di poche migliaia di euro, di cui l’Assessorato all’Ambiente ha la disponibilità economica e della quale la proprietà vuole disfarsi, ecco che la situazione non è incoraggiante.

Giova ricordare che:

  • La riunione delle due commissioni congiunte (Ambiente e Patrimonio) tenutesi a dicembre 2016 avevano ratificato la costituzione di un gruppo di lavoro (che dopo un anno di impegno serio e fattivo non si riunisce dal 31 gennaio del 2018) per il tempestivo sgombero delle aree espropriate nel 2005 e dal 2007 lasciate in detenzione precaria agli ex proprietari benestanti;
  • Che il 31 gennaio 2018 il VII Municipio ha approvato all’unanimità la Risoluzione N. 3 che chiede l’immediata fruizione delle aree espropriate;
  • Il 31 ottobre 2017 la Sindaca ha risposto all’interrogazione d’iniziativa popolare n. 1/2017, proposta da questa associazione di volontariato, e concludeva la risposta con la seguente frase “Per alcune delle suddette aree sono già iniziate le operazioni necessarie alla presa in consegna delle stesse onde consentire il completamento della fruizione del Parco della Caffarella”

Questi ritardi da noi documentati stanno nei fatti determinando un danno enorme dal punto di vista culturale in quanto: le aree interessate, pari a oltre 110.000 metri quadrati, sono di enorme valore storico-artistico-naturalistico, in quanto tutte con accesso a via Appia Antica, alcune afferenti al laghetto, con la presenza di tombe e ancor più di “una piccola Pompei Romana” costituita dalla probabile presenza del Tempio di Marte Gradivo.

La mancata fruizione rappresenta inoltre un danno patrimoniale considerevole in quanto aree espropriate con i soldi dei contribuenti e non ancora fruibili.

Tutto ciò premesso si chiede alle SS.LL. di porre in atto tutti gli adempimenti affinchè si possa addivenire al più presto a:

  • una tempestiva riunione del gruppo di lavoro che da circa cinque mesi non si è più incontrato;
  • una sollecita risposta da parte dell’avvocatura comunale, che attendiamo da 14 mesi, per consentire il rapido sgombero delle aree da parte degli occupanti (ormai abusivi) e la possibilità di accedere all’interno di esse per una completa fruizione della Caffarella; nonché della possibilità di effettuare scavi per la scoperta del Tempio di Marte Gradivo presso la Hyundai di via Appia Antica, 43-45 (si confronti la pubblicazione di R. Dubbini, Il Paesaggio della via Appia ai confini dell’Urbs, Edipuglia, Bari, 2015) le cui spese per gli scavi ci impegniamo a finanziare.
  • L’immediata verifica e successiva conclusione del contratto di affitto con l’Azienda Agricola Appia Antica di via Appia Antica, 53, effettuato dal Comune di Roma in data 31 marzo 1993, in quanto trattasi di 87.000 mq di terreno (che probabilmente beneficia ancora di un prezzo incompatibilmente inferiore ai parametri di mercato) che arriva fino al laghetto, realizzato dall’Ente Parco Appia Antica, in cui sono state censite ben 137 specie di uccelli (una fauna avicola unica per tutta la Provincia di Roma), ma che viene continuamente minacciata dalle mucche dell’Azienda che sconfinano di frequente danneggiando l’area e provocando la fuga della fauna avicola;
  • La liberazione dagli occupanti abusivi dell’area Ubi Vadis (via della Caffarella, 15) con l’intervento dei servizi sociali per trovare un alloggio diverso alle cinque famiglie attualmente presenti;
  • Una sollecita stima delle due particelle catastali 74 e 542 del Foglio 907 da parte dell’Assessorato al Patrimonio.

Confidando in un sollecito e tempestivo intervento delle SS.LL., invio distinti saluti

La presidente- Rossana De Stefani