Carlo Labruzzi (1748-1817) fu membro della pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon e dell'Accademia di San Luca. Tra le sue opere i più di quattrocento disegni ad "acqua tinta" con cui illustrò l'itinerario dell'Appia fino a Capua: "VIA APPIA ILLUSTRATA AB URBE ROMA AD CAPUAM". Questo con la spedizione artistico-archeologica promossa dal mecenate-artista Sir Richard Colt Hoare, secondo il cui progetto iniziale si doveva anche raggiungere il terminale viario di Brindisi.
![]() Il Tempio del Dio Redicolo, di Carlo Labruzzi (1789) |
![]() La tomba di Geta e il sepolcro di Priscilla, di Carlo Labruzzi |
![]() L'edicola del cardinal Reginald Pole, di Carlo Labruzzi |
![]() La Grotta di Egeria, olio su tela, Thorald Laesse (1854) |
D'Annunzio scriveva alla fine dell' '800 che la Caffarella era frequentata solo da «qualche pittore in cerca di motivi e di macchie»; nei primi decenni del XX secolo si riuniranno infatti a Roma i 25 artisti, poeti e pittori, trovatisi uniti dall'attenzione per il paesaggio della Campagna Romana. La «Società dei XXV» riunì gli artisti più noti dell'epoca, da Enrico Coleman e Onorato Carlandi a Giulio Aristide Sartorio, da Cesare Pascarella a Filippo Anivitti.
![]() L'Appia Antica, acquerello di Filippo Anivitti |
Secondo Renato Mammucari, se non una vera e propria scuola, la Società è stata per lo meno "un vasto movimento pittorico teso alla riscoperta di quelle sensazioni che solo un tramonto romano sa infondere in un artista e che solo ritraendolo dal vero e nella sua vera luce, con le giuste tonalità, chiaroscuri e penombre, si è in grado di trasferirlo sulla tela senza alterarlo o falsarlo, riproducendo non solo un angolo sperduto od un anfratto della Campagna, ma anche e soprattutto l'atmosfera che lo permea".
![]() Cecilia Metella, di Enrico Coleman |
![]() Bosco Sacro d'Egeria, acquerello di Enrico Coleman (1906) |
Via Appia Antiqua, acquerello di Enrico Coleman
![]() L'Appia Antica, di Onorato Carlandi |
![]() La villa dei Quintili nell' '800 |
![]() S. Urbano, di Onorato Carlandi |
![]() Il Parco degli Acquedotti visto dalla via Appia Nuova, acquerello di Enrico Coleman |
Nelle opere dei soci "è possibile recepire le modalità di un discorso, che non è solo il legame di uno sparuto gruppo di pittori, ma la verifica di tutta una serie di scelte di amore e di cultura per un mondo gradualmente sommerso dalla «città che sale»" (Maurizio Marini).
![]() La villa dei Quintili, di Filippo Anivitti |
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