Scoppiata nei primi anni del VI sec., la guerra gotica fu una delle più tragiche calamità che hanno devastato il nostro paese, le cui conseguenze furono non solo il declino delle strutture civili nelle città e nelle campagne, ma anche la scomparsa di quella fiera popolazione che conosciamo sotto il nome di Goti dell'Est, o Ostrogoti.
Tutto ebbe inizio quando l'imperatore di Costantinopoli concesse al suo più ingombrante ospite, il re goto Teodorico, il diritto sui territori italiani allora privi di un proprio imperatore.
Teodorico giunse in Italia con tutta la sua gente, e si dedicò alla costruzione del più grande dei regni romano-barbarici; numerose furono le opere pubbliche intraprese, comprendenti il ripristino della via Appia Antica e il restauro degli acquedotti.
Morto Teodorico, mentre la corona di re goto era assunta dal suo cugino Teodato, tornò ad interessarsi dell'Italia l'imperatore d'Oriente Giustiniano, che inviò il miglior generale bizantino, Belisario, alla riconquista del nostro paese partendo dalla Sicilia e venendo verso Nord.
L'inerzia di Teodato che temporeggiava a Ravenna (forse alla ricerca di accordi segreti con Giustiniano) insospettì e sdegnò le popolazioni gote in Italia, al punto che i Goti di Roma, esasperati, nominarono re il loro generale Vitige, e con lui partirono alla volta di Ravenna per spodestare Teodato. Ma appena i Goti di Roma uscirono, entrò in città Belisario coi suoi Bizantini; Belisario, che si attendeva da un momento all'altro il ritorno di Vitige, fortificò le porte e rinforzò le Mura, riprendendo in parte anche l'idea di un fossato.
In questo modo un anno intero durò l'assedio della città ad opera di Vitige, ma Belisario, aiutato dai cittadini romani, sconfisse i Goti, e li inseguì fino alla cattura di Vitige, che fu condotto in catene a Costantinopoli.
Il comportamento dei Bizantini rimasti ad occupare l'Italia fu però così vessatorio che gli Italiani si pentirono e si appellarono ai Goti sopravvissuti per essere liberati; a Verona si radurarono dunque i Goti attorno a Totila, e l'esercito ridiscese l'Italia fino a prendere Roma.
Cominciò allora una guerra di logoramento che portò con sé saccheggi di città e abbandono delle campagne, persino episodi di cannibalismo, finché nel 553 i Goti furono definitivamente sconfitti dal gran ciambellano bizantino Narsete, e non sarebbero più comparsi sullo scenario internazionale.
Per commenti e osservazioni potete contattarci via e-mail c/o:
caffarella@romacivica.net
Per tornare alla home page:
Notizie su IX Circ.ne, Caffarella, Appia Antica e Tang. Est