Il Comitato per il Parco della Caffarella O.d.V. ha formalmente chiesto che il presidente del VII Municipio, Francesco Laddaga, si faccia promotore dell’eliminazione del degrado e la riscoperta archeologica dello splendido poggetto adiacente al Parco delle Tombe della via Latina, attualmente in stato di estremo degrado. L’area è pubblica, di proprietà della Città Metropolitana di Roma, e qui sono sepolti i resti della Villa di Demetriade, della Villa Amici e di numerose tombe.

 

Al Sindaco di Roma on. Roberto Gualtieri

r.gualtieri@comune.roma.it;

segreteria_cg@comune.roma.it

Al vicesindaco della Città Metropolitana di Roma on Pierluigi Sanna
vicesindaco@cittametropolitanaroma.it

Al Presidente del VII Municipio di Roma dott. Francesco Laddaga
presidenza.mun07@comune.roma.it

Al direttore dell’Ente Parco Regionale dell’Appia Antica dott.ssa Alma Rossi

info@parcoaparcoappiaantica.it

Al direttore del parco Archeologico dell’Appia Antica arch. Simone Quilici
simone.quilici@cultura.gov.it

 

E p.c. Alle Associazioni

Italia Nostra alla c.a. dell’arch. Mirella Di Giovane

Tor Fiscale

Pro Loco Tor Fiscale

Comitato Arco di Travertino

 

Roma, 31 gennaio 2023

Oggetto: Richiesta d’incontro per il recupero dell’area degradata, ma archeologicamente importante, prospiciente il Parco delle Tombe della via Latina, di proprietà della Città Metropolitana di Roma nell’ambito dell’ECOMUSEO della via Latina.

 

PREMESSA

Nell’ambito del progetto dell’ECOMUSEO della via Latina, l’associazione di volontariato Comitato per il Parco della Caffarella OdV, già iscritta al Registro Regionale del Volontariato e in traslazione

al RUNTS, con la presente chiede al Presidente del VII Municipio, dott. Francesco Laddaga, che si faccia promotore di un incontro con le Amministrazioni competenti e le associazioni locali al fine di ottenere la sistemazione dell’area prospiciente il Parco delle Tombe della via Latina di proprietà

della Città Metropolitana di Roma. L’area si presenta come una splendida balconata sul Parco delle Tombe della via Latina e su Tor Fiscale.

 

SINTESI VICENDE DELL’AREA PROSPICIENTE IL PARCO DELLE TOMBE DELLA VIA LATINA

L’area a fianco a Parco delle Tombe della via Latina venne acquisita dall’allora Provincia di Roma all’inizio del secolo scorso. Ciò in quanto il 15 agosto 1904, l’allora Amministrazione provinciale di Roma effettuò un bando l’area per un concorso d’idee al fine di realizzare il manicomio nella zona detta dei Cessati Spiriti. Il manicomio qui non venne mai realizzato e, successivamente, si preferirà acquisire 150 ettari di terreno, “in campagna, a Monte Mario, in località detta S. Onofrio”. Il manicomio si realizzò così a Roma Nord dove vendono trasferiti “i pazzerelli” del S. Maria della Pietà che, fin dal 1725, si trovavano presso l’ospedale S: Spirito. Il nuovo manicomio conserverà quindi l’originario nome di S. Maria della Pietà che aveva storicamente presso l’ospedale S. Spirito

L’area presso “Cessati Spiriti” quindi rimase nella proprietà della Provincia di Roma, ma venne progressivamente dimenticata e abbandonata a se stessa. Ecco il perché è molto degradata.

Essa viene usata come dormitorio abusivo e qui, nell’inverno del 2008, sono purtroppo morti bruciati tre giovani rumeni che passavano la notte in una vecchia cella frigorifera abbandonata, scaldandosi con un braciere. I funerali dei tre giovani vennero effettuati, con il rito ortodosso, nella vicina chiesa di S. Gaspare.

Probabilmente a seguito del grave fatto luttuoso la Provincia di Roma beneficiò di un finanziamento di 200.000 euro, grazie alla Legge per Roma Capitale d’Italia, ma questi soldi non vennero mai spesi per il recupero della zona che pertanto rimase nel degrado.

Da studi fatti dalla nostra associazione, e confermati dalla ex Provincia, l’area è ancora pubblica e appartiene all’attuale Città Metropolitana di Roma. Poiché si sta realizzando il recupero del grande manufatto in legno lamellare dell’Arco di Travertino e si stanno approfondendo gli studi archeologici sul Parco delle Tombe della Via Latina ad opera del Parco Archeologico dell’Appia Antica, ampliare l’area archeologica del parco ed eliminare il degrado di questa parte dell’Arco di Travertino (come il VII Municipio sta facendo abbattendo le costruzioni abusive) sarebbe un completamento dell’opera di sistemazione del quadrante e un bel regalo alla popolazione e alla cultura in quanto potrebbe pienamente inserirsi nel progetto dell’ECOMUSEO della via Latina.

 

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO-ARCHEOLOGICO

L’area ha un’estensione di circa 5 ettari (50.000 metri quadrati) ed è compresa fra le vie Arco di Travertino, Appia Nuova, Grottaferrata e Demetriade. Nella zona in questione è presente una grotta, estremamente lunga e articolata (arriva fino a Tor Fiscale), un tempo utilizzata come fungaia. L’area fiancheggia il Parco delle Tombe della via Latina. Essa è un’autentica balconata

panoramica sull’antica via Latina, su Tor Fiscale e sulla Caffarella. Qui sono sepolti gran

parte dei resti della villa romana di Demetriade e della chiesa di S. Stefano e la Villa Amici; si intravedono anche resti di tombe

Su via Grottaferrata è presente l’ITIS E. Ferrari (ex ITIS Vallauri), molto malandato, sottoutilizzato, con ben 6 padiglioni chiusi poiché realizzati in amianto. Il complesso dell’ITIS E. Ferrari si estende anche all’interno dell’area di cui stiamo parlando.

Dal 1950 parte dell’area è stata concessa in uso, dall’allora Provincia di Roma, alla società sportiva ALMAS che, in spregio alla cultura, ha realizzato, in quegli anni, i campi di calcio sopra la Villa di Demetriade.

 

LE INIZIATIVE PER IL RECUPERO DELL’AREA

Nel 1999 e poi nel 2010 la nostra associazione inviò due petizioni all’allora presidente della Provincia Nicola Zingaretti (confronta allegato) sottoscritte entrambe da circa 1000 cittadini. Nel 2005 incontrammo gli Assessori provinciali all’Ambiente e al Patrimonio e successivamente il presidente Zingaretti ci fece ricevere dall’allora direttore generale della Provincia, dott. Antonio Calicchia il quale dispose l’effettuazione di studi e sondaggi da parte della società Provincia Attiva. Al termine di questi studi si stabilì che il recupero dell’area si sarebbe dovuto realizzare attraverso:

  • l’eliminazione del degrado dell’area,
  • lo scavo archeologico con la riscoperta della Villa di Demetriade e degli altri importanti resti archeologici ivi presenti,
  • la messa a norma della scuola ITIS Vallauri (il nome della scuola si modificò successivamente in E. Ferrari) e la realizzazione di un autentico campus scolastico attrezzato sportivamente,
  • lo spostamento dell’ALMAS presso l’ITIS Vallauri che avrebbe potuto usufruire dei campi sportivi nelle ore pomeridiane e nei festivi mentre al mattino sarebbero stati di uso esclusivo della scuola,
  • la sistemazione della grotta.

Per tutte queste opere la stima era allora di circa 15 milioni di euro. La cifra era notevole, ma Provincia Attiva fece una valida proposta per ottenere questi fondi senza gravare sul bilancio della allora Provincia di Roma.

Il progetto di Provincia Attiva dovrebbe essere ancora presente presso gli uffici della Città Metropolitana di Roma, a noi  fu solo presentato, ma non ne abbiamo mai avuto copia. Ne conserviamo però memoria e saremmo lieti di sottoporlo alle SS.LL. in quanto lo riteniamo ancora pienamente valido e a costo zero per l’Amministrazione.

Il progetto non venne portato a compimento per le successive elezioni provinciali.

In attesa che il Presidente Francesco Laddaga raccolga questa nostra istanza e se ne faccia promotore, inviamo i nostri più cordiali saluti

 

La presidente – Rossana De Stefani

 

Scarica la lettera in pdf: Area di 5 ettari Roma Metropolitana