ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO

(Seduta del 31 gennaio 2017)

L’anno duemiladiciassette, il giorno di martedì 31 del mese di gennaio, alle ore 9.00 nella sede di Piazza Cinecittà n. 11, si è adunato il Consiglio del Municipio in seduta pubblica, previa trasmissione degli inviti per la medesima ora dello stesso giorno per l’esame degli argomenti iscritti all’ordine dei lavori e indicati i negli inviti medesimi.

PRESIDENZA: Elisa ZITOLI.
Svolge le funzioni di Segretario il Direttore dr. M. Menichini.

La Presidente entra in aula e, assunta la presidenza dell’assemblea, dispone che si proceda all’appello per la verifica del numero degli intervenuti.

Eseguito l’appello, la Presidente dichiara che sono presenti i sottoindicati n. 14 Consiglieri: ALABISO Maura, CANDIGLIOTA Marco, CARLONE Domenico, CIANCIO Antonio, DE CHIARA Claudia, GIANNONE Attilio, GUIDO Roy Andrea, LAZAZZERA Anna Rita, LAZZARI Maurizio, POMPEI Luigi, PRINCIPATO Antonio, RINALDI Stefano, TRIPPUTI Angela, ZITOLI Elisa.

E’ assente giustificato il Consigliere GUNNELLA Alessandro

Sono altresì assenti la Presidente del Municipio LOZZI Monica ed i Consiglieri: ARIANO Maria Cristina, BIONDO Francesca, GIULIANO Fulvio, GUGLIOTTA Francesco, STELITANO Rocco, TOSATTI Eugenio, TOTI Sandro, VITROTTI Valeria.

Subito dopo l’appello entra in aula la Consigliera CERQUONI Flavia.

La Presidente, constatato che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità della seduta agli effetti deliberativi, dichiara aperta l’adunanza e designa scrutatori i Consiglieri: Lazazzera, Giannone e Carlone.

Partecipa l’ Assessore PIERFRANCESCHI Marco. (OMISSIS)

 

Risoluzione n. 3

Destinazione dei beni espropriati per la realizzazione del Parco della Caffarella ex Ordinanza Sindaco n. 61/2005 e D.D. esproprio n. 8/2006”. (Proposta di iniziativa del M5S)

Premesso

Che il Parco della Caffarella pur presentandosi come entità naturalistica, paesaggistica, archeologica, storica, culturale, unica ed indivisibile, si estende sui territori amministrati dal Municipio VII e dal Municipio VIII di Roma Capitale;

Che tale Parco comprende l’omonima valle, cioè l’area che si estende tra la Via Latina e la Via Appia Antica, dalle Mura Aureliane fino a Via dell’Almone, che rappresenta ancora oggi un’oasi naturale in cui si concentrano straordinari valori paesaggistici, archeologici ed ecologici ed un inestimabile patrimonio, non solo per i cittadini che vi abitano a ridosso, ma per l’intera comunità nazionale e per gli studiosi di tutto il mondo;

Che l’irripetibile unicità ambientale che rende preziosa la Caffarella è dovuta all’evoluzione geologica della valle la cui storia risale, geologicamente parlando, tra i 360 mila e gli 80 mila

anni fa, prendendo origine dall’antico Vulcano Laziale (gli odierni Colli Albani);

Che, di conseguenza, le acque pluviali che contribuiscono a formare il Fiume Almone che rappresentava, dopo l’Aniene, il secondo affluente del Tevere nel Comune di Roma, si arricchiscono di elementi minerali propri di questa valle dando origine a decine di sorgenti,

uniche anch’esse per proprietà minerali, oltreché di storia e mitologia;

Che la Valle è legata profondamente alla storia di Roma fin dalle sue origini, tanto da conservare resti archeologici inestimabili, tra cui si citano: il comprensorio archeologico afferente al Triopio (il ricchissimo fondo) di Erode Attico tra cui il Tempio di Cerere e Faustina poi chiesa di S. Urbano, il Ninfeo di Egeria, la Tomba di Annia Regilla e molti altri resti archeologici (quali ad esempio cisterne, ville, sepolcri) più o meno riconoscibili tra rovi e arbusti, che vanno dal I al IV sec. d.C., torri di guardia medievali, resti di mulini ad acqua risalenti all’Anno Mille, il cinquecentesco Casale della Vaccareccia della famiglia Caffarelli;

Che, seppure ad oggi molto sia andato perduto, quanto citato rappresenta solo una parte del grande patrimonio archeologico e naturalistico attuale che è necessario e doveroso salvaguardare.

Tenuto conto

Che, con la Legge n.396 del 14 dicembre 1990 rubricata “Interventi per Roma Capitale della Repubblica”, venivano destinati trasferimenti finanziari per l’assolvimento da parte della città di Roma di interventi di interesse nazionale, funzionali al suo ruolo di Capitale d’Italia;

Che, fra gli obiettivi di interesse nazionale, vennero individuati una serie di interventi da realizzare e, proprio in tale contesto, furono destinati i fondi necessari all’esproprio della Caffarella, recependo così anche una richiesta corredata da 13.000 firme e presentata dal Comitato per il Parco della Caffarella;

Che, con Ordinanza del Sindaco n.61 del 03 marzo 2005 e con il successivo Decreto Dirigenziale di esproprio n.8 del 16 marzo 2006 è stato effettuato il secondo Piano di espropri per la realizzazione del Parco della Caffarella.

Considerato
Che, nel 2007, il Comune di Roma ha immesso al Patrimonio Comunale i beni espropriati;

Che alcuni dei beni immessi al Patrimonio Comunale sono stati lasciati a titolo gratuito in detenzione precaria ai soggetti espropriati (gli ex proprietari);

Che 11 ettari di queste aree hanno accesso da Via Appia Antica (civici nn. 27, 41, 43-45 e 51) e da Via della Caffarella (civico n.15);

Che tali aree rivestono un grande valore dal punto di vista naturalistico per la presenza di un poggetto panoramico, di un laghetto, della zona umida dell’Acquataccio oltreché un elevato valore storico-artistico dovuto alla presenza del Sepolcro di Geta, di un fienile settecentesco, del probabile Santuario di Marte, il cui scavo farebbe di questo tratto dell’Appia Antica una “piccola Pompei” romana.

Visto

Che, come anticipato in premessa, tali aree si situano nei territori di pertinenza dei Municipi VII ed VIII;

Che in alcuni civici parrebbe si siano sviluppate e si effettuino attività private con fini di lucro; Visto il parere favorevole espresso dalla Presidente del Municipio in data 17 gennaio 2017; Visto il parere favorevole espresso dalla Commissione III nella seduta del 19 gennaio 2017.

IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO VII
RISOLVE DI IMPEGNARE LA PRESIDENTE E GLI ASSESSORI COMPETENTI

ad attivarsi presso la Sindaca ed i competenti Assessori Capitolini al fine di attuare:

l’immediata revoca della detenzione precaria ed il conseguente rilascio di tutte le aree espropriate e citate nel presente atto;

la tempestiva presa in possesso ed occupazione dei beni suddetti;

la loro destinazione ad apertura al pubblico, in accordo con l’Ente Gestore del Parco dell’Appia Antica, a cui Roma Capitale ha affidato i beni della Caffarella espropriati, sentiti i Municipi su cui insistono le aeree indicate nel presente atto.

(OMISSIS)

La Presidente pone in votazione per alzata di mano il suesteso schema di risoluzione che viene approvato all’unanimità con 21 voti favorevoli.

Hanno espresso voto favorevole i Consiglieri: Alabiso, Ariano, Candigliota, Carlone, Cerquoni, Ciancio, De Chiara, Giannone, Giuliano, Gugliotta, Guido, Lazazzera, Lazzari, Pompei, Principato, Rinaldi, Stelitano, Tosatti, Toti, Tripputi, Zitoli.

(OMISSIS)

LA PRESIDENTE F.to Elisa ZITOLI

IL SEGRETARIO
F.to Dr M. Menichini

F.to Isabella AMATO


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